G.M.Z.
26 dicembre 2007
La litoranea Alghero-Bosa Patrimonio dell´Unesco
La litoranea rappresenta una vera rarità al giorno d´oggi, preservata negli anni dalla cementificazione selvaggia che ha investito le coste non solo mediterranee

ALGHERO – L’Alghero-Bosa Patrimonio Mondiale, un obiettivo difficile, ma è proprio quello che tanti cittadini si augurano. Splendide scogliere a picco sul mare, natura incontaminata, panorama mozzafiato, un paesaggio tra i più selvaggi e suggestivi della Sardegna e del Mediterraneo. Per decine di chilometri, percorrendo la litoranea che collega la città di Alghero a Bosa, sembra immergersi in un luogo infinito dai colori incomparabili. Una rarità al giorno d’oggi, un paesaggio che anche Alghero, ma ancor di più i comuni di Villanova Monteleone e Bosa, ed in ultimo la Regione Sardegna, hanno contribuito a preservare negli anni dalla cementificazione selvaggia che ha investito le coste non solo mediterranee. Lasciata Poglina e la spiaggia della Speranza, dal mare si notano solo rarissimi casolari agricoli in dote ad allevatori, per il resto, tanta macchia mediterranea incontaminata e rocce meravigliose. Meta fissa di turisti in cerca di forti emozioni, il tratto di costa a sud della città catalana è oggi uno dei luoghi più incantevoli da ammirare. Per la sua peculiare bellezza e rarità, sono in tanti, non solo in città, a considerare quel tratto di costa meritevole di salvaguardia e valorizzazione da parte dell’Unesco, mediante l’inserimento tra le bellezze del Patrimonio Mondiale. Attualmente la Sardegna vanta già un sito, il Villaggio Nuragico di Barumini, tra gli 830 mondiali (50 italiani) inseriti nel patrimonio Unesco. Ogni Stato membro compila, ogni 5 anni, una lista propositiva di siti. Le domande di inserimento nella lista, sono inoltrate dalle Amministrazioni competenti per la gestione del territorio (Sindaci, in questo caso) al Presidente del Gruppo di Lavoro interministeriale presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Tale gruppo valuta le diverse proposte pervenute ai fini della compilazione della nuova Lista propositiva e annualmente decide quali Siti già presenti, debbano essere presentati al Comitato per il Patrimonio Mondiale. Successivamente è il Comitato, che a seguito di sopraluoghi e accertamenti specifici, da il proprio parere di merito. L’Italia ad oggi, è la nazione che detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell'umanità, seguita dalla Spagna e dalla Cina. In questo caso, sperare non è reato, basterebbe un forte interessamento politico affinché si prenda consapevolezza delle proprie bellezze. Il resto è solo attesa.
Nella foto un tratto di costa vista da Scala Piccada
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