Antonio Burruni
27 dicembre 2007
Il Papa in Sardegna
Il 7 Settembre 2008, Benedetto XVI parteciperà alle celebrazioni per il Centenario della Proclamazione della Vergine Bonaria come Patrona della Sardegna

ALGHERO – Il 7 Settembre 2008 è una data da stampare a caratteri d’oro nelle agende dei cattolici che vivono in Sardegna. Per la terza volta infatti, un Sommo Pontefice farà visita alla Basilica di Bonaria a Cagliari, che potrà quindi fregiarsi del nome di “Basilica dei tre Papi”. L’annuncio ufficiale è stato dato lunedì 24 Dicembre, proprio alla Vigilia del Santo Natale: Benedetto XVI parteciperà alla chiusura delle celebrazioni per il centenario della Proclamazione della Vergine come Patrona della Sardegna, iniziate il 16 Settembre scorso con l’apertura della Porta Santa della Basilica. Fu infatti Pio X, il 13 Settembre 1907 a porre la sua firma sul documento che sancì la Proclamazione Ufficiale. La statua in legno di carrubo della Madonna di Bonaria, inizierà i suoi pellegrinaggi in giro per la Sardegna il 26 Febbraio, arrivando ad Ozieri. Poi da lì arriverà ad Alghero e Sassari, per poi proseguire toccando in maggiori centri delle dieci diocesi sarde. A Maggio, il pellegrinaggio proseguirà via mare, su una nave che toccherà i porti di Portovesme, Oristano, Porto Torres, Olbia ed Arbatax. Il programma per la visita papale è già stato approntato: Joseph Ratzinger, dopo essere venuto già in un’altra occasione in Sardegna, in veste cardinalizia, arriverà attorno alle ore 9 all’aeroporto di Elmas, e, al mattino, celebrerà la Santa Messa nella Basilica. Nel pomeriggio, farà visita ai carcerati di Buoncammino, per poi incontrare in giovani nel Largo Carlo Felice. La visita cagliaritana sarà la terza in calendario per Benedetto VI, che sarà in Liguria il 17 e 18 Maggio ed a Santa Maria di Leuca, in provincia di Brindisi, il 14 e 15 Giugno. L’invito era stato formulato nel Marzo scorso, quando i Vescovi sardi erano andati in Vaticano in visita “ad limina”. Sarà questa la terza occasione di poter vedere un Pontefice sul suolo sardo. Il primo fu Paolo VI, il 24 Aprile 1970, che fece una visita di un giorno. Rimarrà nella storia un avvenimento poco edificante di quella giornata. Giovanni Battista Montini volle fare visita ad un ciabattino del quartiere Sant’Elia, indicato dalla diocesi come “simbolo di povertà” e, quando andò via, si scatenò un’autentica sassaiola, rimasta negli annali appunto, come la “sassaiola di San’Elia”. Il Pontefice non si accorse di niente, ma vennero danneggiate diverse auto, quindici agenti furono costretti a rivolgersi al Pronto Soccorso per le cure del caso, ed una trentina di persone vennero arrestate. Più lunga e priva di tensioni, la visita di Giovanni Paolo II, che arrivò il 18 Ottobre 1985 a Cagliari. Nei due giorni successivi, incontro i minatori nella miniera di Monteponi, per poi andare ad Iglesias, Oristano, Nuoro e Sassari, tornando poi a Cagliari per far visita ai degenti dell’Ospedale Brotzu, i carcerati di Buoncammino, per poi concludere la “tre giorni”, con l’incontro con i giovani nel Largo Carlo Felice.
Nella foto: Papa Benedetto XVI
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