Red
20 novembre 2020
Rete ecologica regionale: 930mila euro ai Comuni
L’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis, nell’ambito della strategia regionale sulla tutela del paesaggio attraverso la Rete ecologica regionale, ha stanziato 930mila euro per il 2020 destinati alle spese per la gestione della Rete Natura 2000, che comprende Siti di importanza comunitaria), Zone di protezione speciale e Zone speciali di conservazione

CAGLIARI - «Con il Programma regionale di sviluppo 2020-2024 sono state delineate le strategie e gli obiettivi per i cinque anni di governo, prevedendo lo sviluppo e il rafforzamento della Rete ecologica regionale della Sardegna, costituita, oltre che dal sistema dei parchi e delle aree marine protette, anche dalle aree “Natura 2000”, con l’obiettivo di migliorarne la gestione e contribuire alla valorizzare della biodiversità, funzionale anche al contrasto e all’adattamento ai cambiamenti climatici». Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis che, nell’ambito della strategia regionale sulla tutela del paesaggio attraverso la Rete ecologica regionale, ha stanziato 930mila euro per il 2020 destinati alle spese per la gestione della Rete Natura 2000, che comprende Siti di importanza comunitaria), Zone di protezione speciale e Zone speciali di conservazione.
«La Regione – ha aggiunto Lampis – ha collaborato fattivamente con gli Enti locali dove sono presenti i siti della Rete Natura 2000, delegando sia la predisposizione degli appositi piani di gestione che la realizzazione di interventi di tutela e valorizzazione, finanziati prevalentemente con risorse comunitarie del Por Sardegna, ma anche con altre fonti. Grazie a questa proficua collaborazione, abbiamo deciso di assegnare le risorse direttamente alle Amministrazioni per finanziare prioritariamente le azioni inserite nei piani di gestione». Il finanziamento potrà essere utilizzato, in particolare, per delimitare i perimetri dei siti, in maniera utile anche per i cacciatori; realizzare cartellonistica didattico-informativa sulle specie e sugli habitat; predisporre azioni di informazione e di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza; altre attività di tutela e di valorizzazione per un'efficace gestione dei siti.
Il contributo sarà erogato in parti uguali a undici Comuni, dotati del piano di gestione, che hanno nel proprio territorio una percentuale di superficie di siti Natura 2000 almeno pari o superiore al 50percento e almeno tre siti: Montresta (superficie Natura 2000: 31.360.066metri quadri; superficie del Comune: 31.360.066mq) con tre siti, Silanus (41.811.927mq; 47.793.166mq) tre siti, Bosa (106.786.282mq; 128.358.893mq) tre siti e Bortigali (55.738.602mq; 67.336.128mq) con quattro siti. E ancora, Bolotana (77.859.307mq; 108.472.484mq) con tre siti, Sinnai (125.123.812mq; 223.313.224mq) quattro siti, Oschiri (114.503.374mq; 215.160.270mq) tre siti, Cagliari (45.153.349mq; 85.055.778mq) sei siti, Assemini (60.989.976mq; 116.988.139mq) quattro siti, Arbus (136.953.008mq; 269.315.551mq) sette siti e Porto Torres (52.757.951mq; 104.318.789mq) con quattro siti.
Nella foto: l'assessore regionale Gianni Lampis
|