Red
30 gennaio 2021
Scorie nucleari: lunedì il Cts regionale
In materia di deposito scorie, si insedia il primo febbraio il Comitato tecnico-regionale della Sardegna. «Darà ancora più forza al “no” irrevocabile espresso dal popolo sardo», sottolinea il governatore dell´Isola Christian Solinas

CAGLIARI - «Abbiamo avviato immediatamente un percorso che servirà a dare ancora più forza, con argomentazioni di natura tecnica e scientifica, a una posizione chiara e netta già espressa con gli strumenti della democrazia dalla Sardegna nelle diverse sedi istituzionali e da tutti i sardi con un no unanime e irrevocabile, che non ammette nessuna possibilità di negoziazione, all’ipotesi di localizzare nell’Isola il sito di stoccaggio delle scorie nucleari». Così il presidente della Regione autonoma della Sardegna Christian Solinas commenta l’imminente insediamento del Comitato tecnico-scientifico costituito dalla Giunta per formulare le osservazioni alla proposta di Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee per la realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. La riunione è stata convocata per lunedì 1 febbraio, alle 10.30, in videoconferenza, dal coordinatore del Comitato, il direttore generale dell’Assessorato della Difesa dell’ambiente Andreina Farris.
«Con l’insediamento del Comitato, e quindi il coinvolgimento di esperti di grande professionalità ed esperienza – sottolinea Solinas – entriamo ora in una fase strettamente operativa che dovrà essere portata a termine seguendo i tempi brevissimi fissati per la presentazione delle osservazioni alla Cnapi. L’individuazione di ben quattordici siti dei sessantasette censiti in tutta Italia sta già danneggiando le nostre comunità, che stanno vivendo un interminabile periodo di difficoltà, e oggi vedono messe in pericolo le prospettive e le speranze di crescita economica dei propri territori davanti a un atto che frena ogni progetto di sviluppo e rischia di compromettere un patrimonio ambientale e paesaggistico unico e incontaminato. Purtroppo, da Roma è arrivata l’ennesima manifestazione di un centralismo duro a morire, irrispettoso dell’autonomia regionale e delle legittime volontà di un popolo che ha dovuto già pagare altre volte, in termini di vite umane e di sacrifici economici, altissimi tributi a uno Stato che si è confermato ingiusto e prevaricatore. Quello stesso Stato, rappresentato oggi da un Governo dimissionario, che per tutelare i diritti dei sardi ci costringe anche a impugnare un provvedimento del tutto immotivato e dannoso che obbliga la Sardegna a restare in “zona arancione” nonostante ogni tipo di evidenza scientifica e statistica».
Il Comitato tecnico-scientifico è composto da rappresentanti di Arpas, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna, Università degli studi di Cagliari e Sassari, Ordine regionale dei geologi e delle due Soprintendenze Archeologia, belle arti e paesaggio, e si avvale anche dell’eventuale collaborazione di funzionari degli Assessorati regionali e di ogni altra collaborazione necessaria. Il Comitato curerà la predisposizione e la redazione delle osservazioni alla Cnapi, che dovranno essere formulate entro sessanta giorni dal 5 gennaio, data di pubblicazione della proposta di Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee.
Nella foto: il presidente regionale Christian Solinas
|