Red
19 febbraio 2021
Biodiversità vegetale: UniCa sul podio
L´Università degli studi di Cagliari prima tra gli atenei negli studi effettuati a livello mondiale sulla conservazione della biodiversità vegetale negli ecosistemi mediterranei: lo rivela un´analisi pubblicata sulla rivista internazionale “Mediterranean botany”, che propone lo stato dell´arte delle ricerche sul tema

CAGLIARI - L’Università degli studi di Cagliari si posiziona al terzo posto, dopo le due principali istituzioni pubbliche nazionali spagnola (Csic) e francese (Cnrs), tra le istituzioni dedite agli studi di biologia della conservazione, e prima tra tutte le università. Il dato (riferito all’affiliazione dei ricercatori) emerge dall’analisi appena pubblicata sulla rivista internazionale “Mediterranean botany”, che prende in esame gli studi effettuati a livello mondiale sulla conservazione della biodiversità vegetale negli ecosistemi mediterranei. Si tratta di una panoramica dello stato dell'arte nella conservazione delle piante negli ecosistemi di tipo mediterraneo, che evidenzia studi attuali e argomenti trascurati. E' stata presa in esame la letteratura che si occupa di questo tema e stilata un'analisi generale dei risultati, approfondendo argomenti rilevanti di biologia della conservazione delle piante.
Dopo aver esaminato i documenti pubblicati dal 1970 al 2019, gli autori evidenziano un interesse crescente per l'argomento, dimostrato dall’aumento del numero di pubblicazioni negli ultimi anni, principalmente a cura dei ricercatori italiani, spagnoli e francesi. Anche la Regione autonoma della Sardegna si segnala tra gli enti finanziatori, figurando all'ottavo posto della speciale classifica pubblicata dalla rivista. Lo studio sottolinea inoltre l’importanza della cooperazione in ambito mediterraneo, e la necessità di incrementare progetti transfrontalieri: nella pubblicazione vengono citati come esempi virtuosi i progetti Interreg “SemClimed” e “GenMedoc”, e il progetto “Enpi SemClimed”, che hanno visto l’UniCa parte attiva del partenariato.
L’articolo mette in rilievo anche come da queste collaborazioni sia nata la rete “Genmeda”, attualmente costituita da ventisette partner di tutto il bacino mediterraneo, che ha come obiettivo principale la salvaguardia della biodiversità vegetale. Il presidente della rete è Gianluigi Bacchetta, direttore del Centro Servizi di Ateneo “Hortus botanicus karalitanus”, che gestisce l’Orto botanico dell’Università di Cagliari e attualmente coordinatore di un altro progetto transfrontaliero, “BestMedGrape”, che pone i risultati della ricerca scientifica a disposizione per favorire la nascita di nuove imprese in ambito mediterraneo.
Nella foto: il direttore del Cestro Servizi Gianluigi Bacchetta
|