Red
20 aprile 2021
Recovery plan: «Enorme ultima occasione per la Sardegna»
I consiglieri regionali del Partito democratico hanno presentato una mozione relativa al Piano complementare al programma Ngeu, contenuto nella relazione del presidente del Consiglio dei Ministri del 15 aprile

CAGLIARI - «La Regione Sardegna ha un’altra, straordinaria, ultima chance, per provare a rimediare, almeno in parte, alla mancata elaborazione del proprio “Recovery plan” nei tempi e nei modi in cui avrebbe dovuto». A dirlo, con una mozione in Consiglio regionale sono gli esponenti del Partito democratico, primo firmatario Cesare Moriconi, che chiedono la convocazione urgente del Consiglio regionale, per impegnare il presidente Christian Solinas e la sua Giunta, ad assumere tutte le iniziative politiche e tecniche necessarie per evitare di arrivare in ritardo e impreparati anche a questo appuntamento.
«La nuova chance è offerta dal presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi – evidenziano i Dem - il quale, nella sua relazione destinata al Parlamento, ma presentata al Consiglio dei ministri il 15 aprile scorso, ha chiarito gli obiettivi del Governo circa la volontà di potenziare il Piano nazionale di ripresa e resilienza, attraverso lo stanziamento di un fondo aggiuntivo (che si presume non inferiore ai 30-40miliardi di euro), tutto a carico di risorse nazionali, previsto per finanziare quelle opere di particolare rilevanza strategica, presentate nell’ambito del Pnrr, che risulteranno eccedenti l’ammontare complessivo delle risorse destinate all’Italia, o che non potrebbero rientrare nei tempi del Recovery fund». «Un Piano complementare al programma Ngeu – chiarisce Moriconi – col quale potrebbero essere recuperati quei progetti che hanno particolare rilevanza strategica, ma non rientrano nei requisiti di ammissibilità minimi, come per esempio i termini di cantierabilità, imposti dalle rigorose, quanto giuste, linee guida adottate dalla Commissione europea, necessarie per dare impulso e celerità al programma di ripresa europeo».
«Il ritardo infrastrutturale dell’isola – ricorda Moriconi - è tale da classificarla, secondo la Commissione europea, quartultima tra le regioni italiane e 196esima tra 261 regioni europee, in termini di dotazione infrastrutturale dei trasporti, mentre Digital infrastructure index di Ernst & Young, classifica le province di Oristano, di Nuoro e del Sud-Sardegna addirittura tra le ultime quindici su 107 province italiane per qualità delle infrastrutture digitali, ragion per cui, lasciarsi sfuggire prima l’occasione del Recovery fund e poi questa, offerta dal fondo aggiuntivo del Governo nazionale, sarebbe un fatto di gravità politica inaudita». «Per questo - concludono i consiglieri del Pd - sollecitiamo il presidente della Regione e la sua Giunta a presentare al Consiglio regionale, con estrema urgenza, un programma di opere, per contribuire a colmare il gap infrastrutturale, a partire da ferrovie e digitale, che separa la nostra Isola dalle altre regioni d’Italia e d’Europa. Dal confronto, siamo certi, arriveranno ulteriori contributi migliorativi la proposta della Giunta utili a rafforzarne la sua sostenibilità presso il Governo nazionale».
Nella foto: il consigliere regionale Cesare Moriconi
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