14 novembre 2021
Maria, dall’azienda di famiglia ad Amsterdam
Maria, 35 anni, tanti sogni nel cassetto e qualche piccolo desiderio realizzato. Lavora e vive seguendo lo spirito di libertà e cosmopolita di Amsterdam, in una città dove ognuno esprime il suo essere e le culture si incontrano

ALGHERO – Maria Fadda sette anni fa decide di partire per realizzare i suoi sogni. Lei ci racconta che «forse partire a 28 anni è un po' tardi», ma poi alla fine chi ci dice quando è il momento giusto per cambiare vita? C’è un’età giusta o un momento propizio? La risposta a queste e a molti altri interrogativi che sicuramente ognuno di noi si è domandato almeno una volta nella vita, così come lo han fatto i protagonisti della nostra Rubrica. Le risposte le conosciamo solo noi che viviamo la nostra vita in solitaria, perché ognuno di noi è unico e ha diritto di cercare la propria felicità come, quando e dove meglio crede. E questo è stato il pensiero e il desiderio di Maria che ha studiato per raggiungere ottimi risultati: ha frequentato l’istituto tecnico turistico ad Alghero e oggi fa la receptionist in un albergo ad Amsterdam. Però prima di aggiungere gli obiettivi che si era prefissata, ha lavorato nell’azienda agricola di famiglia fino al giorno prima della partenza. Ha viaggiato e si è fermata per un pochino in Svizzera, ma sentiva che quello non era il paese giusto per lei e così poi, una volta arrivata ad Amsterdam da buona emigrata si è buttata a fare un po’ di tutto, nei bar, ristoranti, pulizie, babysitter, etc...Poi un giorno la sua vita ha iniziato a seguire nuovi cammini e rincorrendo lo spirito di libertà e cosmopolita di Amsterdam, ha trovato il suo attuale lavoro in una città dove ognuno esprime il suo essere e le culture si incontrano.
Una nuova protagonista per la rubrica del Quotidiano di Alghero: "Alghero nel mondo" con le storie di tanti concittadini che sono emigrati per cercare un lavoro, imparare una nuova lingua, dimenticare un amore e poi magari trovarne un altro. La rubrica è a cura di Giuliana Portas e Sara Alivesi che ogni domenica racconteranno una vita e una città diversa. E' incoraggiante sapere che ce l'hanno fatta, ciascuno con un proprio percorso e destinazione. E' emozionante sentire il loro legame con Alghero, attraverso un luogo o un ricordo.
A quanti anni sei partita da Alghero?
Nel 2014 avevo 28 anni forse un po’ tardi.
Amsterdam è stata la tua prima destinazione?
Diciamo è stata la vera Amsterdam , avevo provato qualche anno prima in Svizzera qualche mese ma non mi era piaciuta.
Il giorno più bello della tua vita da espatriato?
Sinceramente sono onesta, non ho un giorno che possa definire il più bello, ma tanti che mi hanno e continuano a dare soddisfazione.
Se non fossi partita cosa avresti fatto?
Penso che avrei continuato a lavorare nella azienda di famiglia.
Cosa porteresti di Amsterdam ad Alghero?
Di sicuro non il tempo non lo vorrebbe nessuno. Ad Alghero mi piacerebbe portare lo spirito di libertà e cosmopolita di Amsterdam. Dove ognuno esprime il suo essere e le culture si incontrano. Poi porterei le piste ciclabili e le biciclette che sono in ottima abitudine , un tocca sana per il nostro corpo, ecologiche e poi molto importante economiche.
Cosa porteresti di Alghero ad Amsterdam?
A contrario di Amsterdam porterei il tempo e il cibo, il sapore delle cose autentiche fatte in casa con i prodotti freschi del luogo.
Hai mai pensato di ritornare ad Alghero?
Nel mondo dei miei sogni mi piacerebbe 6 mesi qui e sei mesi in Sardegna. Un po’ forse durante il primo periodo della pandemia.
Un incontro inaspettato con un concittadino...
Si conosco diverse persone di Alghero che vivono qui . Ma per me l’incontro inatteso anzi il rincontro è stato con la mia Susi, un cockerina bellissima arrivata da Alghero.
Se pensi ad Alghero la prima immagine che mi viene in mente
Capo caccia e il suo tramonto bellissimo e tutti i miei bei ricordi legati alla famiglia ai miei amici le belle serate estive .
Dove ti vedi tra 10 anni?
Spero ancora qui ad Amsterdam a realizzare i miei progetti.
Se vivete all'estero e volete raccontare la vostra storia scrivete a redazione@alguer.it
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