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1 dicembre 2021
«Ad Alghero la sanità è da serie B»
Durissima presa di posizione dei consiglieri comunali di Udc e Riformatori ad Alghero, che mettono in luce i gravi problemi a cui quotidianamente vanno incontro i cittadini e si scagliano contro la decisione di scorporare il presidio ospedaliero senza la preventiva condivisione

ALGHERO - Nei giorni in cui ritorna prepotentemente d'attualità la sanità territoriale e le sue inefficienze, arriva da Christian Mulas, Nina Ansini (Udc Alghero) e Alberto Bamonti (Riformatori Sardi) una durissima presa di posizione: «Non possiamo non essere preoccupati per le scelte fatte da coloro che continuano a decidere sul futuro della sanità algherese senza coinvolgere la politica di Alghero e gli algheresi» sottolineano i tre esponenti della maggioranza, che mettono in luce i gravi problemi a cui quotidianamente vanno incontro i cittadini e si scagliano contro la decisione di scorporare il presidio ospedaliero.
“Il Presidio Ospedaliero Marino - Regina Margherita Alghero è trasferito, con decorrenza dal termine di cui all'articolo 47, comma 12 e ss.ii.mm., (01/01/2022) e nel rispetto dei principi fondamentali contenuti nel decreto legislativo 21 dicembre 1999, n. 517 (Disciplina dei rapporti fra Servizio sanitario nazionale ed università, a norma dell'articolo 6 della L. 30 novembre 1998, n. 419), all'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari”. La finalità del trasferimento, ai sensi di legge, è quella di migliorare le attività integrate nel campo dell'ortopedia, della traumatologia e della riabilitazione funzionali alle reti formative per le scuole di specializzazione, favorendo inoltre l'attivazione di un polo di sviluppo di rilievo regionale per le tecnologie chirurgiche ortopediche innovative nel campo della robotica.
«Il presente progetto definisce le attività, le modalità e i tempi di scorporo del Presidio Ospedaliero Marino – Regina Margherita di Alghero e l’incorporazione delle risorse umane, tecnologiche, organizzative nonché i relativi beni mobili nell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Sassari. Le forti perplessità che arrivano dagli operatori e dai sottoscritti, consiglieri nel capire se l’unità operativa con oggetto dello scorporo del presidio Ospedaliero unico Alghero Ozieri Marino, in relazione agli ambiti delle risorse umane, del patrimonio immobiliare e mobiliare, dei contratti e dei sistemi informativi. Nello scorporo non si parla di sala operatoria ma la finalità che prevede un polo di sviluppo di rilievo regionale per le tecnologie chirurgiche ortopediche innovative nel campo della robotica, ci chiediamo quale sarà il personale che verrà impiegato all'interno delle sale operatorie in supporto al personale medico? E poi chiediamo anche, dal momento che l'oculistica non rientra nello scorporo del marino, come mai in questo anno si è provveduto a ristrutturare il Marino che al 1/1 non sarà più dell'Ats e non si è provveduto a creare lo spazio con una sala operatoria adeguata per l'oculistica che stando allo scorporo l'1/1 dovrebbe essere d'ufficio trasferita al civile?» attaccano Mulas, Ansini e Bamonti.
«Si rimarca che al momento nessuno sembra adeguatamente informato su quello che succederà veramente. Non si capisce che la destinazione sia stata programmata per l’Oculistica, ma rimarrà al Marino? Andrá al Civile? Se sì, in quali spazi se non ci sono locali mentre al Marino ci sono centinaia di metri quadri e anche la casa Suore da ristrutturare con finanziamenti disponibili?i numeri riportati indicano che nel 2019 si sono eseguiti 3200 interventi chirurgici possiamo vantare che siamo i primi in Sardegna e nel 2020 e 2022,nonostante il Covid e una ubicazione spaventosamente infelice e del tutto inadeguata,rispettivamente 1900 e 1850 interventi. Oltre le varie migliaia di prestazioni fra urgenze,esami diagnostici e consulenze.Tra medici,infermieri e operatori sanitari è ormai diffusa la sensazione di disagio che l’Oculistica non interessi ad Alghero più a nessuno e sia condannata ad una decadenza irreversibile. Bisogna ricordare che il primario dell’oculistica il Dr. Pintore un medico di grande professionalità ed esperienza sul campo, che negli anni ha speso immense energie per formare allievi e dare un servizio di grande qualità alla città, oggi deve avere riassicurazioni e soprattutto risposte adeguate» concludono Mulas, Ansini e Bamonti.
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