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Alguer.itnotiziealgheroPoliticaElezioni › Dimissioni infuocate, caos in Lega. «Cubeddu, chiacchiere al vento»
Cor 17 settembre 2022
Dimissioni infuocate, caos in Lega
«Cubeddu, chiacchiere al vento»
Non c´è pace nella Lega sarda, attraversata da guerre e polemiche. Ad Alghero scoppia la bagarre dopo le dimissioni del commissario Angelo Cubeddu e le dichiarazioni di Monica Chessa, già a capo del partito in Riviera del Corallo. Veleni e polemiche
Dimissioni infuocate, <i>caos</i> in Lega. «Cubeddu, chiacchiere al vento»

ALGHERO - «Andiamo avanti tranquillamente, in questi giorni di intenso impegno che ci vede uniti verso un unico obiettivo che rimane esclusivamente il buon esito elettorale del nostro partito, non ci curiamo delle reazioni che qualcuno mal interpretando il mio ragionamento ha manifestato. Se riusciamo a mantenere fermo il timone sappiamo che soltanto questo ci porterà verso la data del 25 settembre con un risultato favorevole e non le caramucce personali. Pertanto, lasciamo gli asfalti alla loro naturale vocazione e continuiamo a lavorare per far conoscere il programma ai nostri elettori, in maniera da convincerli ed aiutarli con le giuste informazioni sulla nostra proposta a capire ed essere sempre più certi di trovarsi sulla strada buona».

Incassa e tira dritta Monica Chessa, già a capo della Lega ad Alghero, presa malamente di mira dall'ex commissario cittadino dimissionario, Angelo Cubeddu [LEGGI]. Non c'è pace nella Lega sarda, attraversata da guerre e polemiche: emblematico il caso-Alghero, col partito appeso all'attivismo del presidente Michele Pais ma affossato da tre deludenti anni di vita amministrativa e oggi attraversato da veleni e spaccature. A tenere il timone dritto nonostante la tempesta è proprio Monica Chessa, attualmente responsabile del dipartimento regionale per le Pari Opportunità per conto di Matteo Salvini.

Durissima la sua replica a Cubeddu: «La gara dei meriti autocelebrativi la ignoriamo insieme a chi preferisce giocare con le parole delle quali ciò che resta sono solo le chiacchiere al vento. Chiunque ha il diritto di pensarla come vuole e se si viene chiamati a sostituire chi secondo una sua valutazione personale non è all’altezza della situazione, andandosene dimostra di esserlo ancora meno, ma dal momento che nessuno ha messo in dubbio le capacità di chi è andato via probabilmente chi si è sentito chiamato in causa forse la pensava a questo modo».

«Facciamo adesso una sintesi costruttiva, i partiti non nascono per essere un mezzo per mettersi in primo piano singolarmente, ma al contrario sono lo strumento che può portare in evidenza i bisogni, i progetti e le idee di più persone, di tutti quelli che ritengono di condividere il principio di appartenenza. Quindi è tutto molto semplice, c’è poco da capire, bisogna più che altro muoversi per fare e studiare per saperlo fare al meglio. Il massimo risultato in politica si raggiunge soltanto quando il popolo sorride, sino a quel momento c’è solo da rimboccarsi le maniche e non pensare ad altro se non al bene della comunità. Noi del Dipartimento Pari Opportunità difenderemo sempre la posizione delle donne in politica e non lasceremo calpestare mai a nessuno i nostri pensieri e le nostre idee sino a che non verranno raggiunte le stesse posizioni nella parità dovuta» conclude Monica Chessa (nella foto).



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