S.A.
19 settembre 2022
Zes, da fine settembre sportello unico
Tra le misure di intervento fiscale e amministrativo maggiormente impattanti figurano un regime fiscale di vantaggio che contempla l’abbattimento della tassazione su alcune tipologie di imprese

CAGLIARI - Le imprese intenzionate a investire nella Zes della Sardegna, potranno farlo a partire dalla fine del mese di settembre, termine entro il quale sarà attivato lo sportello unico digitale. Lo ha spiegato il commissario di Governo Aldo Cadau che, con il presidente della Regione Christian Solinas, ha illustrato tutti i dettagli dell'ultima delle otto Zone economiche speciali istituite in Italia. «La scelta operata in Sardegna - ha spiegato il Presidente Solinas - è stata quella dei porti di rilevanza strategica, con la previsione di uno sviluppo circolare attorno al porto, espansivo ed espandibile».
Articolata in 6 aree - Consorzio industriale provinciale di Sassari (Cipss), dell’Oristanese (Cipor), della provincia Carbonia Iglesias (Sicip), del Nord Est Sardegna-Gallura (Cipnes), dell’Ogliastra, di Cagliari (Capic) - include 15 Comuni per una superficie di 2.700 ettari distribuiti sui territori e ha come obiettivi l’internazionalizzazione, la necessità di attrarre nuove imprese e nuove infrastrutture, l’incremento della competitività, l’aumento dell’occupazione. “Da oggi inizia un percorso che vedrà l’attivazione di uno sportello unico Zes al quale si rivolgeranno le imprese con tempi certi e contingentati. La Giunta regionale con il Ministero per il Sud e quello dei Trasporti nomineranno i componenti di indirizzo e da quel momento in poi la Zes potrà operate al 100%”, ha spiegato il Commissario di governo Cadau definendo come tempo utile per la piena operatività dello sportello la fine di febbraio.
Tra le misure di intervento fiscale e amministrativo maggiormente impattanti figurano un regime fiscale di vantaggio che contempla l’abbattimento della tassazione su alcune tipologie di imprese, la tassazione agevolata per investimenti e profitti fino a 100 milioni di euro per investimento, il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali all’attività d’impresa, l’istituzione della zona franca doganale interclusa, le procedure amministrative semplificate, i dazi ridotti sulle importazioni. Di queste, tra gli interventi più importanti c’è sicuramente il credito d’imposta, con un’articolazione che a seconda delle dimensioni dell’impresa va dal 45% al 25%. Finanziato con le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, comporta una detassazione o uno sconto/rimborso dei vecchi debiti con l’erario attraverso la compilazione della dichiarazione dei redditi e include anche i terreni destinati agli investimenti e gli immobili strumentali.
Con l‘obiettivo di creare continuità operativa ed economica, le legge di bilancio 2021 ha introdotto una riduzione del 50% dell’imposta sui redditi come agevolazione fiscale a supporto degli investimenti nelle zone Zes per imprese che avviano una nuova attività e aziende già operative che avviano un’attività non esercitata fino a quel momento, a patto che mantengano l’attività nella Zes per almeno 10 anni (la riduzione del 50% decorre dal periodo d’imposta nel corso della quale è stata intrapresa la nuova attività e per i 6 periodi di imposta successivi).
Nella foto: il presidente della Regione Christian Solinas
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