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9 aprile 2008
Nuovi profumi: da Alghero "Acqua di Sardegna"
Silvio Berlusconi primo cliente della fragranza made in Sardinia

ALGHERO - «“Acqua di Sardegna”, venga qui, lei ha avuto un’ottima idea. Me ne spedisca dodici confezioni da uomo e quarantotto da donna nella mia villa di Porto Rotondo...». Con queste parole pronunciate ad Alghero, in piena campagna elettorale, il cavalier Berlusconi diventa padrino di un battesimo d’eccezione, primo ed esclusivo cliente della neonata fragranza made in Sardinia, “Acqua di Sardegna” appunto, la linea di profumi creata da un giovane isolano, Mauro Aprea. Ed è in Sardegna, per la precisione ad Alghero che, davanti a uno stuolo di giornalisti e politici facenti parte del parterre del cavaliere, che è avvenuto l’incontro tra il neo imprenditore sardo d’adozione, ma pur sempre nativo di un’isola, e il Presidente. Facendosi largo tra la folla, lungo la bellissima e assolata passeggiata nel lungomare, sui bastioni, Mauro Aprea si impone all’attenzione e alla curiosità di Silvio Berlusconi in persona, consegnandogli la presentazione del prodotto, fresca di stampa. Mauro Aprea ha trentun’anni ed è dell’isola dell’Elba. È da sempre innamorato della Sardegna, isola nella quale si è trasferito da tempo decidendo di lasciare un sicuro impiego all’inseguimento di un sogno: fare impresa nella terra più bella del Mediterraneo. Ora il sogno sembra realizzarsi. Il Presidente osserva attentamente il depliant informativo e si lascia per un attimo incantare dalla studiata evocazione di queste aromatiche fragranze: “l’essenza nata da un’isola” recita il testo pubblicitario, che fa eco e pendant alla fotografia di due flaconi dalla forma di un’onda – eau de parfum uomo e eau de parfum donna – impreziositi da un marchio semplice quanto diretto: un sole che tramonta sul mare. I profumi sono di un azzurro cristallino e trasparente come quello dei fondali galluresi, può aver pensato il Cavaliere... e la composizione tanto agrumata e fresca, quanto passionale e intensamente sensuale può aver sprigionato un richiamo irresistibile anche ai suoi occhi di attento uomo d’affari. Da qui l’ordine del prodotto, che verrà consegnato a mezzo contrassegno non appena sarà immesso nel mercato, cioè tra quindici giorni, a Villa Certosa, ad elezioni consumate. Avendo per allora il Cavaliere il cuore forse carico di struggimento per una Sardegna che, nel frattempo, gli avrà regalato intense e fruttate emozioni, il cui indecifrabile bouquet rimane per ora avvolto dal misterioso ed evocatore fascino di una profumata promessa. Per il signor Aprea l’augurio di vincere una scommessa molto più che politica, quando i bellissimi flaconcini che hanno sedotto l’uomo più ricco d’Italia, spiccheranno in esclusiva nei banconi delle profumerie sarde, promuovendo un made in Sardinia speziato e potente come il cannonau ma per una volta non da bere. Anche questa è Sardegna.
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