A.B.
18 aprile 2008
Riti: Due giorni di Passione tra Sassari ed Alghero
Sabato 19 e domenica 20 Aprile, incontri, musiche, teatro, per un confronto sui riti che accompagnano le celebrazioni della Settimana Santa. Cori corsi, piemontesi e sardi, si esibiranno nel Centro Storico

ALGHERO – “Le Passioni: Commenti, immagini e musiche dalla Settimana Santa tra la provincia di Sassari e la Corsica”. Questo il titolo delle due giornate che domani, sabato 19, e domenica 20 Aprile, prima a Sassari e dopo ad Alghero, saranno teatro di incontri, riflessioni, cori, eventi performativi, relativi a tutte quelle ritualità e tradizioni legate alle celebrazioni della Settimana Santa, così fortemente radicate nel territorio sardo e corso. La manifestazione è stata organizzata, nell’ambito del programma d’Iniziativa Comunitaria Interreg III, dal “Comitato Festival delle Province”, organismo riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il cui ruolo di vicepresidenza è ricoperto dalla Provincia di Sassari, partner prezioso e fondamentale per la realizzazione delle due giornate. Il “Sacro” ed il “Profano” sono i due sottotitoli “provocatori”. Domani, a Sassari, si tenterà di porre l’accento sull’aspetto “liturgico” dei riti che accompagnano la Settimana Santa. Si apre, nella Sala Angioy, con un incontro dal titolo “La nuova fraternità. Le tradizioni confraternali della Settimana Santa e la riscoperta della comunità”: rappresentanti istituzionali della Provincia di Sassari, della “Collectivité Territoriale de Corse” e del Comitato Festival delle Province, docenti universitari di antropologia ed etnomusicologia, esperti di tradizioni popolari, confraternite sarde e corse, gruppi corali si confrontano. Per la Sardegna interverranno Tiziana Meloni, dell’Associazione “Panta Rei”, che parlerà de “I Canti di Passione nella Settimana Santa ad Alghero”; Chiara Solinas, dell’Università degli Studi di Sassari, esporrà il suo pensiero “Sul canto polivocale nella Settimana Santa”; Antonello Colledanchise illustrerà i “Tre antichi canti di Passione algheresi”; mentre Mario Sari rappresenterà la “Confraternita della Misericordia” di Alghero. Particolare ascolto verrà riservato alle protagoniste dei riti della Settimana Santa, le Confraternite, associazioni dalle origini antichissime, che ancora oggi svolgono un grande ruolo sociale rivolto soprattutto all’aiuto verso i più deboli. Concluderà la giornata uno spettacolo di teatro multisensoriale dal titolo “Toccami–partitura per Giuda”, allestito dal “Teatro delle Forme”. Si tratta di un percorso fatto di suggestioni attraverso il quale vengono condotti trenta spettatori bendati. Si prende posto sulle sedie davanti ad uno schermo scuro. Pochi istanti per accomodarsi e annodare la fascia sugli occhi. Il pubblico (reale protagonista della performance) sarà catapultato in una dimensione irreale nella quale si dovrà immergere con il gusto, l’udito, il tatto e l’olfatto. Domenica invece, ad Alghero, sarà in scena il “profano”: il Centro Storico verrà letteralmente invaso dai canti di tutti quei cori e formazioni canore, nati nel corso degli anni dalla grande cerimonialità che caratterizza lo svolgimento dei rituali della Settimana Santa. Infatti, si esibiranno in contemporanea i cori corsi di Ajaccio, San Martino di Patrimonio, Santa Croce di Saint Florent, ed i corsi sardi di Castelsardo, Thiesi, Polivocale di Florinas,Villanova Monteleone. Per Alghero, è stato chiamato il Coro Panta Rei, che eseguirà Canti di Passione tratti dalla tradizione algherese. Presente anche il Coro Bajolese del Piemonte. Particolarmente appassionante sarà ascoltare il repertorio, rigorosamente legato ai Canti Sacri e di Passione, ma fortemente “caratterizzato” attraverso le differenti voci, lingue, cultura e tradizione. Evento finale, in Piazza Civica, alle ore 17.30, con il Gruppo “Salve Regina”, oratorio dedicato alla figura di Maria nella tradizione popolare. Una scelta artistica, ideata e realizzata dal Maestro Ambrogio Sparagna, direttore dell’“Orchestra Popolare Italiana” dell’Auditorium “Parco della Musica” di Roma, imperniata sul repertorio liturgico e paraliturgico con cui ancora fortemente si esprime il segno della pietà popolare e che si configura come un genere musicale specifico.
|