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Red 21 aprile 2008
Bonassai, agli allevatori il Centro Arieti
La novità è stata annunciata durante l´accordo siglato a Cagliari con il direttore generale di Agris, Giuseppe Pulina
Bonassai, agli allevatori il Centro Arieti

ALGHERO - Passa agli allevatori la gestione del Centro arieti di Bonassai. La novità è stata annunciata durante l'accordo siglato a Cagliari tra il direttore generale di Agris, Giuseppe Pulina, e il presidente di Assonapa (l'Associazione nazionale della pastorizia e organismo associativo dei produttori delegato dal Ministero per le Politiche agricole a gestire il miglioramento genetico di ovini e caprini in Italia), Marco Scalas. L'intesa prevede che la funzionalità del Centro, che ogni anno produce 15mila dosi di materiale seminale per l'inseminazione strumentale e 150 giovani arieti, passi all'organizzazione degli allevatori. Il Centro arieti, "erede" dell'ovile sardo localizzato a Monastir in una delle aziende di Agris - dove nel 1928 - iniziò la selezione moderna della pecora sarda, ospita i soggetti in selezione della razza ovina sarda e ha il compito di studiare il valore genetico e di diffondere il progresso produttivo della razza in tutta la popolazione nell'Isola, oltre che nelle altre regioni d'Italia. Il fatto che la razza sarda rappresenti circa il 50% dell'intero patrimonio ovino italiano conferisce al Centro genetico un'importanza strategica. Soddisfatto l'assessore regionale dell'Agricoltura, Francesco Foddis. «Con quest'intesa - spiega - raggiungiamo l'obiettivo di coinvolgere direttamente gli allevatori isolani nei processi di miglioramento genetico e di selezione della razza ovina sarda. La localizzazione in Sardegna del Centro nazionale corona un processo durato quasi un secolo, che ha visto prima le istituzioni provinciali e successivamente la Regione impegnate in prima persona nella creazione e nella selezione delle migliori pecore da latte del mondo. Oggi consegniamo agli allevatori un patrimonio zootecnico importante e il loro ruolo e apporto continuerà ad essere decisivo nell'ulteriore valorizzazione del livello di eccellenza sinora raggiunto». «Da parte nostra - aggiunge il direttore generale di Agris, Giuseppe Pulina - si tratta di dare compimento a un processo avviato già da tempo, dall'allora Istituto zootecnico e caseario, oggi confluito in Agris, e di concentrare le risorse sulla ricerca e sulla sperimentazione di modelli di selezione avanzati, sostenuti da protocolli di riproduzione strumentale moderni al fine del raggiungimento dell'obiettivo selettivo nel minore tempo possibile». «Il nostro apporto all'Assonapa - spiega Antonello Carta, responsabile del piano di selezione per Agris - sarà costante. Oltre al calcolo degli indici di selezione, saremo impegnati nell'implementazione di nuovi caratteri di grande interesse, come la conformazione dell'apparato mammario e la qualità del latte. Da non scordare l'impegno di Agris sul fronte del miglioramento genetico nei confronti della scrapie che, in collaborazione con l'Istituto zooprofilattico, con l'assessorato regionale della Sanità e sotto l'egida dell'assessorato dell'Agricoltura, potrà consentire di ottenere soggetti geneticamente resistenti a questa patologia diffusa sull'intero territorio regionale e nazionale».
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Lo dichiara Gian Franco Satta, assessore dell’Agricoltura della Regione Sardegna, esprimendo forte preoccupazione per gli effetti che la proposta della Commissione europea avrà sul sistema produttivo isolano



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