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Antonio Sini 7 aprile 2004
Energia eolica, la Sardegna a rischio di danno ambientale
L’isola potrebbe diventare la zona al mondo con la più alta densità di centrali eoliche e nemmeno gli stessi ambientalisti sono d’accordo, si corre in ordine sparso: ma l’energia da dove la prendiamo?
Energia eolica, la Sardegna a rischio di danno ambientale

Energia Pulita, no all’inquinamento, no all’energia prodotta dalla combustione del carbone, no all’energia eolica, il nucleare manco a nominarlo!. Ce ne per tutti, nel variegato mondo dell’ambientalismo non c’è accordo su nulla. I troppi niet dimostrano che la materia è ancora “matassa da dipanare”, se da una parte Legambiente saluta l’eolico come il male minore, Ripa di Meana ci allerta invitandoci a lottare contro le pale mostruose che deturpano l’ambiente. Ma da che parte dobbiamo stare? Nella babele dell’energia si schierano e si confrontano a distanza anche i due candidati alla presidenza del Consiglio Regionale: Pili e Soru. Ma non basta, nasce il Comitato Sardo Paesaggio si abbatte contro l’eolico in un convegno pubblico tenuto a Cagliari. Nel mezzo il cittadino attonito si documenta, ascolta le “verità” ma non sembra avere le idee chiare. Ecco cosa è emerso a Cagliari al cospetto di una assemblea numerosa e attenta: “La Sardegna potrebbe diventare la zona al mondo con la più alta densità di centrali eoliche. Questo comporterebbe la distruzione del paesaggio, della flora e della fauna, danni irreparabili all’economia, un rumore assordante percepibile fino a tre chilometri di distanza dalle torri, lo stravolgimento del suolo e della circolazione idrica del territorio”. E’ quanto è stato detto ieri l’altro a Cagliari nel corso del convegno “Eolico: da energia pulita a emergenza ambientale” organizzato dal Comitato Sardo Paesaggio per illustrare la situazione che si sta verificando in Sardegna in assenza di un piano energetico regionale. “La Regione - ha detto Emanuele Sanna, consigliere regionale dei DS, uno dei promotori del Comitato - sta autorizzando 3000 torri eoliche che deturperanno in maniera irreversibile il paesaggio naturale della Sardegna. Non vogliamo fare allarmismo, ma le centrali eoliche che stanno per nascere sul territorio della nostra isola hanno dimensioni abnormi e inquietanti. Il Comitato Sardo Paesaggio non è contro l’eolico, ma si batte contro l’eolico selvaggio che rischia di essere più inquinante del petrolio e del carbone”. Le torri eoliche sono alte circa 120 metri, le pale rotanti misurano 40 metri, il peso di ognuna è di oltre 200 tonnellate. Questi grandi torrioni d’acciaio rischiano di cambiare completamente il territorio della Sardegna. I rischi che comportano queste centrali sono stati illustrati dal vicepresidente del comitato Carlo Lavena. “Le strutture – ha detto - deturpano il paesaggio, le fondamenta di una torre sono profondissime, si stravolge la circolazione idrica del territorio, il risparmio energico di altri combustibili è minimo. Se in Italia, ha detto Lavena, si realizzassero 7500 megawatt di energia eolica il risparmio di combustibile fossile sarebbe un’inezia: appena l’ 1,5%. Visti i gravi danni ambientali che queste strutture creano, dovrebbero essere previste solo in quelle zone che hanno minor interesse dal punto di vista ambientale”. Che dire? Se non che hanno ragione! Ma la ragione è pretesa anche dai fautori dell’eolico a tutti i costi. E allora cerchiamo il male minore, installiamo
questi mostri metallici in zone poco antropizzate e dove il paesaggio non ne risente. Ma dove?

(più di 100 MW installati).

Nazioni MEGAWATS (MW)

GERMANIA 4450 (a)
STATI UNITI 2533 (a)
DANIMARCA 1761 (a)
SPAGNA 1539 (a)
INDIA 1062
PAESI BASSI 429
REGNO UNIDO 363
CINA 246
ITALIA 227 (b)
SVEZIA 197 (b)
CANADA 127
GRECIA 121

(a) Incremento molto rapido
(b) in crescita
( fonte club.telepolis)



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