Red
5 giugno 2008
Via libera al polo nautico di Arbatax
12 milioni 350mila euro dalla Regione per infrastrutturare l´area dell´ex cartiera, acquisita undici mesi fa con altri 17 milioni di risorse pubbliche

ARBATAX - La Giunta ha approvato il Programma di infrastrutturazione dell'ex cartiera di Arbatax per la realizzazione di un polo produttivo della nautica. Il finanziamento complessivo è di 12 milioni 350mila euro. Con questi fondi sarà infrastrutturata tutta l'area dell'ex cartiera in funzione della nascita del polo nautico, con la nascita di servizi tecnici e portuali. I 12 milioni si aggiungono ai 17 milioni spesi nell'asta per l'acquisizione delle aree. In pochi mesi si chiude la vicenda di una delle storiche aree di crisi industriale della Sardegna, un passato ventennale di paralisi attorno a una fabbrica chiusa e a un'area industriale bloccata, e si apre una prospettiva che comincia a diventare realtà produttiva. La delibera della Regione è ciò che la parte pubblica mette di suo nell'accordo che si sta concludendo con Azimut, impresa leader mondiale nella costruzione di imbarcazioni di lusso, che ha annunciato per le prossime ore la firma del contratto con la Regione e, contemporaneamente, la costituzione di una società apposita per il polo produttivo di Arbatax con sede legale a Tortolì, anche questo in attuazione di un impegno chiesto al gruppo privato dal Presidente Soru nelle prime fasi della trattativa. Il sito recentemente è stato acquisito dalla Sarind, società controllata dalla Sfirs. L’area dell'ex cartiera è situata in prossimità della zona portuale e occupa un'area complessiva di 35 ettari. Le strutture esistenti e la loro ubicazione sono solo in parte riadattabili alle nuove finalità produttive che si intendono conseguire.
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