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Cor 23 settembre 2024
LGBTQIA+, mostra sulla persecuzione
Sarà inaugurata mercoledì 25 settembre alle ore 16:00 presso la Biblioteca Universitaria di Sassari la mostra intitolata “Adelmo e gli altri, confinati omosessuali in Lucania”
<i>LGBTQIA+</i>, mostra sulla persecuzione

SASSARI - L’esposizione, che resterà aperta fino al prossimo 15 ottobre, fa emergere un pezzo poco noto della storia del nostro Paese: la persecuzione, perpetrata in Italia nei confronti delle persone omosessuali durante il periodo fascista, mediante il confino. Grazie alle indagini presso gli Archivi di Stato di Potenza e Matera su persone confinate con l’accusa di “pederastia” e mandate al confine nei paesini del potentino e del materano, il curatore del progetto Cristoforo Magistro, ha ricostruito un’importante pagina della storia della comunità LGBTQIA+.

L’omosessualità, vista come una malattia o una perversione, veniva il più possibile negata dal regime fascista e piuttosto che creare martiri attraverso la pena di forma si era escogitato il confino prevalentemente in Lucania, ma anche in Sardegna, nel Sulcis. Veniva però condannata solo l’omosessualità maschile, mentre quella femminile era sostanzialmente ignorata. Si è voluto dare il nome di Adelmo a questa mostra perché così si chiamava il più giovane - 18 anni - dei confinati dei quali si cerca qui di ricostruire le vicende. Si sarebbe potuto altrettanto a ragione intestarla a Giuseppe, morto probabilmente suicida a 22 anni - morto di omofobia come oggi si direbbe - oppure a Catullo, confinato per la seconda volta a 51 anni; oppure a uno qualunque dei ventinove protagonisti di queste storie.

Tutte hanno qualcosa che le rende uniche. Si tratta di storie, inevitabilmente parziali, ricostruite soltanto sulla scorta delle carte di polizia e degli atti giudiziari, nella consapevolezza che la vita delle persone a cui si riferiscono fu più complessa. L’iniziativa è stata organizzata dalle realtà queer MOS - Movimento Omosessuale Sardo, Agedo Nord Sardegna – Sassari, Trans* Support, Ufficio CGIL Nuovi Diritti Sassari, C.C.S. Borderline e il Centro di Documentazione LGBTQ+ Marilena Sini ed è promossa dal Comitato 25Aprile Sassari. Questa mostra vuole essere un'occasione per ricordare ciò che è stato, ma soprattutto un invito a non chiudere gli occhi di fronte a ciò che ancora oggi accade in molti Stati vicino a noi. Per informazioni: info@movimentomosessualesardo.org o 3485873353.
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