Monica Chessa
25 novembre 2024
L'opinione di Monica Chessa
Non molliamo la presa in difesa delle donne
Oltre mille passi lungo il percorso sulla parità di genere ci proiettano verso un orizzonte più limpido dove si fa nitido il senso di consapevolezza che noi donne siamo cresciute sul piano della presenza nello scenario sociale e istituzionale ed è importante sottolinearlo, perché mai prima, questo si era verificato in maniera così rilevante. Detto ciò, siamo ancora troppo deboli, manca il vero senso di rispetto verso le donne e questo ci espone al rischio di dover subire comportamenti violenti che spesse volte degenerano in situazioni irreversibili. Allora, non basta quanto stiamo facendo con i movimenti e le associazioni che operano in difesa delle vittime della violenza di genere, cosa bisogna fare per voltare pagina e vivere in un mondo più libero dalle paure e sicuro, da poter crescere senza dover rischiare mai la propria integrità, per causa di chi non ci riconosce il valore e l’essenzialità che rappresentiamo per la propria esistenza, in questo mondo. Occorre adoperarsi perché la maturità civile si faccia sempre più spazio tra le persone e raggiunga anche quelle realtà sociali più compromesse dal disagio. Bisogna dedicare tempo al problema del disagio, nodo difficile che può sfociare in casi terribili di sconfinamento verso una realtà violenta, buia e senza ritorno, capace di distruggere vite, famiglie e intere comunità cittadine per il dolore. Non bisogna mai mollare la presa, in ogni quartiere, in ogni paese, in ogni città devono essere attivati degli Osservatori Attivi e laddove già esistono dovrebbero entrare più in profondità nel tessuto sociale per condividere le sensazioni ed il clima morale e valutare eventuali tensioni o evidenti disagi, prima che possano compromettere la serenità e l’equilibrio necessari ad evitare episodi irrimediabili. Sappiamo tutti che non è facile fare molto senza irrompere nell’intimità dei nuclei familiari e/o di coppia, ma è anche vero che, se si promuovessero incontri pubblici sulle tematiche specifiche, questi potrebbe essere occasione di rilievo per una intercettazione dei sintomi che diversamente resterebbero soffocati, sino alla loro evoluzione in vere e proprie realtà dannose per la serenità personale e collettiva. Resta il fatto che le donne oggi avendo raggiunto l’apice anche al livello di potere politico, sono sicuramente più forti e in generale più capaci a difendersi in maniera civile ed è per questo che dobbiamo sentirci sicure di noi stesse e pronte ad andare a testa alta verso il traguardo di parità di genere, scudo imbattibile della nostra identità che ci porterà sempre più in primo piano, come esempio di efficienza e capacità carica di quella ricchezza di vita che solo noi donne possiamo rappresentare.
*Ressponsabile regionale Dipartimento Pari Opportunità Lega
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