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Carlo Mannoni 6 gennaio 2025
Pasticcio Todde, qualche precisazione
Alcune precisazioni sulla vicenda Todde - Commissione di vigilanza elettorale presso la Corte d’Appello di Cagliari, senza entrare nel merito della vicenda stessa ma certamente non sottovalutando la gravità di tale pronunciamento
Pasticcio Todde, qualche precisazione

La Commissione di vigilanza elettorale non è una magistratura né una sezione specializzata di questa. È un organo collegiale amministrativo di garanzia, con poteri di decisione, pur costituito in maggioranza (4 su 7) da magistrati della Corte d’Appello (sentenza corte costituzionale n. 387 del 5 novembre 1996). Le sua decisione sul “caso Todde” non è “definitiva” perché questa dev'essere stata dichiarata "in modo definitivo" e tale potrà considerarsi solo dopo l'esaurimento dei tre gradi di impugnazione concessi dalla legge all'interessata contro la decisione del Collegio di garanzia e dopo la delibera del Consiglio regionale (sentenza corte costituzionale n. 387 del 5 novembre 1996).

Il Consiglio regionale, in caso di conferma nei tre gradi di giudizio della decisione della Commissione di vigilanza elettorale presso la Corte d’Appello di Cagliari, non potrà che adeguarsi a questa. Lo prevede l’articolo 5 della legge regionale n. 1 del 1994: la decisione “è indirizzata al Presidente del Consiglio regionale, che pronuncia la decadenza ai sensi del proprio regolamento”. L’assemblea regionale non avrebbe scelta. Il ricorso al tribunale (probabilmente estraneo alla circoscrizione della Corte d’Appello di Cagliari) non contempla la sospensione del provvedimento impugnato.

L’unica sospensione prevista è quella della decisione del tribunale in caso d’appello. In base all’articolo 22 del decreto legislativo, 01/09/2011 n° 150 (“Delle azioni popolari e delle controversie in materia di eleggibilità, decadenza ed incompatibilità' nelle elezioni comunali, provinciali e regionali”), la controversia verrà trattata col rito sommario di cognizione (quindi più celere), i termini processuali avranno perentori e ridotti della metà e “la controversia trattata in ogni grado in via di urgenza”. Presumibilmente entro la fine di quest’anno conosceremo le sorti della nostra legislatura regionale. Nel frattempo, nonostante alcune voci politiche d’opposizione dissonanti, la giunta regionale, la presidente Todde e i suoi assessori potranno operare nel pieno dei poteri conferitigli dalla legge.
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