|
G.M.Z.
17 luglio 2008
Ticket in spiaggia: Alghero spaccata, Tedde non si schiera
Pinete, spiagge e mare sono beni pubblici la cui tutela è obbligo dello Stato. Pagare si, ma per servizi realmente svolti per la sfera economica

ALGHERO - Ticket si ticket no, è questo il dilemma. Online dall'8 di luglio, il sondaggio di Alguer.it ha letteralmente spaccato la città: da una parte i favorevoli all’introduzione di un simbolico biglietto ambientale che possa essere di supporto a tutte le operazioni di salvaguardia non solo degli arenili, dall’altra un popolo di contrari. «Le spiagge, le pinete e il mare sono un diritto di tutti – chiosa Giovanni, imprenditore balneare algherese – e tutti devono poterne usufruire liberamente. I problemi igienici e di pulizia sono di esclusiva responsabilità del Comune, non si può sempre addossare ai cittadini compiti dell’amministrazione pubblica». L’argomento, in effetti, ha scosso molte coscenze, segno di una crescente attenzione ai problemi ambientali. Numerose le mail arrivate in redazione, in cui si ipotizzano differenti soluzioni per quello che, in molte coste del territorio algherese, è diventato un vero problema: la sporcizia. Dagli uffici comunali di Sant’Anna ancora nessun commento. Il sindaco Marco Tedde, nonostante l’interesse dell’argomento non si schiera: ne contro ne a favore. Il caso più emblematico rimane la Pineta di Maria Pia, ormai in condizioni disastrose. Sporcizia e rifiuti soffocano sempre più un patrimonio ormai abbandonato. La speranza è che, grazie al progetto di riqualificazione voluto dalla Giunta Tedde e ormai ai nastri di partenza, si possa invertire rotta e preservare un bene d’ineguagliabile bellezza. E allora ecco la via percorribile: accesso gratuito ai beni pubblici, e pagamento, dove esistano, dei servizi realmente svolti per la sfera propriamente economica e non relativa alla natura del bene, sul quale lo Stato, e in questo caso il Comune, ha obbligo di tutela. / SONDAGGIO
Nella foto: Maria Pia ad Alghero
|