ALGHERO - Ryanair non ci pensa proprio a scusarsi con il Governo italiano per la
pubblicità comparsa sul suo sito internet che ritrae il ministro per le Riforme Umberto Bossi con il dito medio alzato. Anzi, il vettore low-cost fa sapere che insisterà sulle proprie scelte. «Non ci capita spesso di vedere un ministro che mostra le proprie opinioni in maniera così esplicita» spiega Ryanair.
«Abbiamo ritenuto che l'immagine fosse anche un riflesso della completa mancanza di considerazione che il governo italiano mostra nei confronti dei contribuenti, soccorrendo continuamente Alitalia con aiuti senza fine». Proprio utilizzando la questione della compagnia di bandiera Ryanair ribadisce il concetto: «Finché il governo non smetterà di tenere in vita questa compagnia sull'orlo del fallimento, gli italiani continueranno a vedere le proprie tasse sprecate e la concorrenza soffocata».
Nella serata di ieri Ryanair ha replicato anche a Roberto Castelli, che aveva annunciato controlli sullo statuto della compagnia irlandese, secondo il sottosegretario ai Trasporti rea di fare «pubblicità ingannevole» e di reclamizzare voli a dieci euro senza indicare l'aggravio delle tasse aeroportuali. «Non è vero» ha reso noto la compagnia, «le tasse sono incluse».
«Che adesso invece di chiedere scusa e provare a riparare la Ryanair attacchi la compagnia di bandiera italiana e i comportamenti del governo italiano - sottolinea invece il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli - e’ davvero sgradevole. Convochero’ i vertici di Enac per verificare eventuali iniziative da assumere nel rispetto delle norme vigenti».
Nella foto d'archivio Umberto Bossi