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Cor
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Porta a porta a Monte Rosello e Prunizzedda
Si salvi chi può: Tra un mese, ossia dal 2 gennaio, nei due popolosi quartieri partirà il porta a porta. E nei giorni scorsi il settore Ambiente del Comune di Sassari ha messo in moto la macchina organizzativa per consentire alle circa 8 mila persone che ci abitano di farsi trovare pronte alla rivoluzione della raccolta dei rifiuti

SASSARI - Non sarà una novità felice per tutti. E soprattutto non sarà per niente semplice. Molti comuni che già hanno adottato il sistema porta a porta hanno fatto retromarcia. Altri, sopratutto quelli di piccole dimensioni, sono invece felicemente serviti dal servizio: adesso anche Sassari ha svelto la nuova frontiera del porta a porta. Un passaggio per niente scontato soprattutto in termini di decoro urbano. Si parte da Monte Rosello alto e Prunizzedda: Tra un mese, ossia dal 2 gennaio, nei due popolosi quartieri partirà il porta a porta. E nei giorni scorsi il settore Ambiente del Comune di Sassari ha messo in moto la macchina organizzativa per consentire alle circa 8 mila persone che ci abitano di farsi trovare pronte alla rivoluzione della raccolta dei rifiuti
Nelle intenzioni del sindaco Giuseppe Mascia e del vicesindaco Pierluigi Salis, la cui delega comprende Transizione ecologica, Tutela del territorio e Decoro urbano, è solo un primo passo verso il porta a porta integrale, che i tecnici stanno valutando di inserire nel prossimo appalto – quello attuale scadrà nel 2027 – con un obiettivo tanto chiaro quanto ambizioso.
«Sassari vuole lasciare la maglia nera a qualche altra città sarda e superare la soglia del 65% di differenziata, così da accedere ai benefici che consentano di investire per implementare gli strumenti a disposizione della cittadinanza e dell’amministrazione, sia sul piano dell’educazione ambientale e della prevenzione che dal punto di vista sanzionatorio», afferma l’assessore Salis. «Aumentare la quantità e la qualità dei materiali recuperati, promuovere una gestione sostenibile dei rifiuti e favorire il passaggio verso un’economia sempre più circolare, in cui i rifiuti diventano vere e proprie risorse, avvicinerà Sassari agli obiettivi regionali, nazionali ed europei di gestione dei rifiuti», è l’impegno che il sindaco Mascia contestualizza nel più ampio ambito della Città metropolitana, di cui è alla guida dal 1° ottobre.
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