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Antonio Burruni 23 ottobre 2008
Appalti pubblici: Camerada lancia l’allarme
«In Italia molto spesso i documenti di regolarità previdenziale non vengono controllati»
Appalti pubblici: Camerada lancia l’allarme

ALGHERO – La riunione del Consiglio Comunale di ieri, dedicata quasi per intero alla discussione sulla Delibera riguardante la “ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e presa d’atto del permanere degli equilibri di bilancio anno 2008”, è stata l’occasione per alcuni consiglieri per prendere spunto dagli argomenti in discussione, per poi allargare il campo su altre situazioni contingenti.

Uno di quelli che ha destato maggiore interesse, è sicuramente Antonio Camerada. Il rappresentante di Fortza Paris, prendendo spunto dall’analisi del settore dei Lavori Pubblici, ha dichiarato: «Lancio in quest’aula un grido d’allarme. Da quando è entrato in vigore il Decreto Bersani, il committente di un qualsiasi lavoro, deve chiedere di poter vedere un certificato che l’Inail e gli altri enti preposti rilasciano quando tutti gli oneri vengono regolarmente versati. Ma purtroppo, in Italia, troppo spesso i documenti non vengono controllati».

Camerada ha quindi chiesto formalmente all’Amministrazione Comunale di richiedere questa documentazione a tutte le ditte che lavorano in appalto o in subappalto per il Comune di Alghero. Una richiesta forte, decisa, che vuole innalzare il livello di attenzione sui controlli del settore. Anche quelli riguardanti le gare d’appalto che, sempre secondo il consigliere comunale «vengono vinte sempre da ditte che superano le soglie di ribasso massimo e – aggiunge – stranamente non vince mai nessuna azienda di Alghero».

La richiesta è quindi di una maggior attenzione da parte dell’Amministrazione Comunale su chi, con qualche stratagemma, supera chi lavora seriamente. «Bisogna essere furbi e maleducati come loro, per scoprire chi e come fanno i furbi».

L’intervento di Camerada è stato commentato dal consigliere di Alghero Viva Valdo Di Nolfo. «Provo stima verso l’intervento puntiglioso e pesante di Camerada. Se la situazione fosse questa – conclude ironico – ci sarebbe da preoccuparsi veramente. Altro che scrivere a Berlusconi».

Secca la dichiarazione di Gianni Cherchi. «Gli appalti vengono decisi a Roma e noi siamo molto lontani da Roma», ha proseguito il rappresentante dell’Italia dei Valori, che ha concluso ricordando come, quando era consigliere di Di Pietro, aveva chiesto all’allora ministro delle Infrastrutture di innalzare i parametri per consentire alcuni bandi in Sardegna.


Nella foto: Antonio Camerada



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