S.A.
2 dicembre 2008
Coop edile: Prezzi alle stelle per la casa
Prezzi pazzi: da 120 a 230mila euro per la prima casa di abitazione. La magistratura indaga e il Comune di Alghero accerta irregolarità amministrative e rientra in possesso dell’area

ALGHERO - C’era una volta una cooperativa edilizia che, come ogni cooperativa che si rispetti, prometteva case a prezzi agevolati per i soci con i requisiti legali. Nel lontano 2000, una convenzione tra il comune catalano e la società in questione, assegnava l’area e designava i destinatari delle case, da scegliere in proprietà o godimento permanente. Nel primo caso, si aveva diritto a un contributo regionale fino a 37.000 euro a fondo perduto; nel secondo caso, al primo contributo se ne aggiungeva un secondo da parte dello stato di altri 37.000, da restituire dopo 30 anni. Dopo tre anni i “fortunati” soci pensavano già alle mattonelle e i sanitari da scegliere.
Ma come spesso la vita insegna, non tutte le storie hanno un lieto fine. Allora può succedere che i prezzi delle case magicamente raddoppino (da circa 120mila per un appartamento a 230) a dispetto della normativa regionale; che chi aveva già versato l’anticipo per la proprietà si ritrovi ad essere solo un “goditore permanente” di alloggi di proprietà della coop, sui quali pesa, oltretutto, un’ipoteca di 1.700.000,00 euro; e, ancora più curioso, che nessuno (ad eccezione di uno) fosse in realtà un “socio prenotatario”, ossia tra quelli presenti nell’unica lista presentata alla Regione e in Comune, per l’erogazione dei finanziamenti e l’assegnazione dell’area. Alcuni di questi, per di più, pare appaiano anche in altri elenchi della medesima cooperativa, per progetti a Olbia e Ozieri. E non si tratta di soggetti omonomi. Tutti i soci che hanno preso possesso delle case (ubicate dietro il Municipio catalano) risultano, invece, “soci assegnatari”, sconosciuti in Regione e Comune, e nella maggior parte dei casi assolutamente ignari di tutto. Tra questi, pare ci sia un assessore comunale in carica.
Da qui una lunga querelle: Iniziano le richieste di chiarimenti da parte di chi aveva già versato parte dei soldi; le risposte vaghe da parte del legale della società; le dimissioni del revisore dei conti; l’avvicendarsi dei presidenti in seno alla cooperativa e un rimbalzo estenuante di responsabilità tra la regione, la provincia e comune di Alghero. In seguito alla denuncia di un socio (ahimè non prenotatario), la regione comincia a parlare di commissariamento nel caso di abusi accertati da parte della coop, ribadendo la competenza della provincia e il dovuto controllo del comune sulla regolarità e il rispetto della convenzione per l’assegnazione dell’area.
A proposito di questa, neanche a dirlo, si scopre che la cooperativa non risulta aver mai pagato al comune di Alghero ne l’area, ne l’urbanizzazione (con conseguente decadimento della concessione e rientro del terreno nelle disponibilità del Comune) e che, proprio negli ultimi giorni, da Sant’Anna è partita la richiesta alla regione di sospensione dei finanziamenti destinati alla società. Nel frattempo la “strana favola” della cooperativa, da Alghero finisce tra gli argomenti cult del forum del giornale nazionale “Panorama”.
|