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Red 15 dicembre 2008
Ex Giordo: «Basta bugie, ecco la verità»
Carlo Sechi fa chiarezza sulla futura Piazza dei Mercati. «Il Piano Particolareggiato approvato dall’amministrazione Sechi nella primavera del 1998 non conteneva nessuna scheda 5»
Ex Giordo: «Basta bugie, ecco la verità»

ALGHERO - Non si fa attendere la replica dell'ex sindaco di Alghero Carlo Sechi all'indomani della seduta consiliare sull’annosa questione di Piazza dei Mercati. Parte della maggioranza e Franco Calvia del Pd, avevano chiaramente affermato che l’ex area Giordo fosse il frutto del Piano Particolareggiato del Centro Storico, approvato dall’amministrazione Sechi, e imputato all'ex sindaco numerose responsabilità. Sechi però, spazza una volta per tutte il campo da quelle che definisce "bugie" e "illazioni", affermando l’assoluta estraneità rispetto al medesimo progetto e alla scheda 5 incriminata (quella che ha permesso l'edificazione all'ex Giordo), rivendicando la funzione pubblica, in particolare scolastica della zona, da sempre sostenuta e difesa da lui e da tutto il movimento politico da lui guidato.

L'ex sindaco chiarisce subito la "distante" posizione del consigliere Calvia, che aveva definito "nostra" la scelta sull'immobile di Piazza dei Mercati e indicato l’amministrazione Sechi come quella con la quale l’operazione ebbe inizio. «Ho difficoltà a comprendere la collocazione politica del consigliere Calvia che con quel "nostra" pare indicare una scelta di campo, che in ogni modo non è la mia, dal momento che fu oppositore di tutte le proposte di sviluppo avanzate dall’amministrazione Sechi, ad iniziare dal Puc che, se non fosse stato avversato da lui e dagli altri del gruppo "nostra", sarebbe motore di sviluppo economico e sociale per la nostra città e per l’imprenditoria locale», precisa Sechi.

«Nessuna vicenda ebbe inizio con l’amministrazione da me guidata - chiarisce l'ex sindaco - non vi è affermazione più falsa di questa, constatato dagli atti e dalle delibere di consiglio. Il Piano Particolareggiato approvato dall’amministrazione Sechi nella primavera del 1998 non contiene nessuna scheda n. 5 e soprattutto ribadisce che quell’area è di proprietà pubblica, pertinenza della scuola che ne disponeva a pieno titolo per soddisfare le funzioni di istituzione scolastica, come prevede la legge dello Stato, per svolgere l’obbligatoria attività ludico-motoria».

«Nel dicembre 1998 (data richiamata dal consigliere Calvia) con il cambio di amministrazione, Alghero Viva e Ds si trovavano all’opposizione, il Piano ritorna in consiglio per soddisfare una richiesta della sovrintendenza in merito ai tetti ed alle coperture ed in quella occasione compare, con una evidente forzatura alla norma, la scheda n. 5 che, in quanto variante avrebbe dovuto seguire un iter diverso da quello seguito, con pubblicazione e ripassaggio in consiglio. In ogni caso - precisa Carlo Sechi - non veniva messa in discussione la proprietà dell’area che rimaneva pubblica e di pertinenza della scuola, dichiarata peraltro indisponibile di lì a poco dal Comune di Alghero a seguito di un’ingiunzione di un imprenditore privato».

«Non mi sento quindi di condividere esperienze politiche comuni con chi ha sostenuto quella mostruosità e continua a difenderla. Ho sempre difeso e tutelato interessi collettivi, tanto più se a favore della scuola. Infine, mi sento di affermare che su quella vicenda mi sono sempre opposto, sostenuto con convinzione dal movimento Alghero Viva e da molti altri, perché se realizzata arrecherebbe grave danno all’immagine della città e gravi perdite alla collettività. Ma questo riguarda un’altra storia e attendiamo serenamente risposta dalla magistratura. E’ evidente a tutti oggi - conclude Sechi - a dieci anni di distanza, l’inopportunità di quella scelta forzata, che creerebbe ulteriore appesantimento di volumi nel centro storico di Alghero, privandolo di un’area essenziale per la collettività e vitale per gli scolari e gli studenti della nostra città».



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