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Sara Alivesi 17 dicembre 2008
Ex Giordo: l’epilogo di una brutta pagina per Alghero
E´ proseguita in Municipio la discussione sull´annoso e discusso appalto per la realizzazione della futura Piazza dei Mercati. La maggioranza respinge la mozione e alza gli scudi su una vicenda ancora nelle mani della Magistratura
Ex Giordo: l’epilogo di una brutta pagina per Alghero

ALGHERO - Pochi argomenti all’ordine del giorno riescono a “scatenare” le coscienze dei politici locali quanto la «querelle» su Piazza dei Mercati o, se si preferisce, area ex-Giordo. La seduta di ieri del consiglio comunale è stata lungamente dedicata all’annosa questione, ripresa nel precedente incontro dalla mozione presentata da Vittorio Curedda, capogruppo del Partito Democratico e firmata da tutti i capigruppo dell’Opposizione (unica eccezione Franco Calvia).«Sarebbe stato meglio dire ci siamo sbagliati» aveva dichiarato Franco Calvia, neo tesserato del Pd algherese, alludendo al fatto che la discussa piazza fosse il risultato di una Giunta di centrosinistra, quella di Carlo Sechi. Dichiarazioni appoggiate dagli esponenti della Maggioranza, il consigliere Balzani e l’assessore Pirisi.

Nei giorni seguenti, le reazioni non si sono fatte attendere dall’ex sindaco Carlo Sechi, che ha negato ogni responsabilità sullo "scempio urbanistico" di Piazza dei Mercati, rivendicando l’approvazione nella primavera del 1998 di un piano di riqualificazione del centro storico che stabiliva che «quell’area restasse di proprietà pubblica e di pertinenza della scuola». Con l’amministrazione successiva, quella Baldino, appare la controversa scheda n. 5 sulla variante a disposizione per la realizzazione del progetto e soprattutto la delibera del 1999 che parlava per la prima volta di «residenze, terziario, commerciale, parcheggi sotterranei, spazi per attività pubbliche». Seguirono il bando, la vittoria della Sofingi, la prima concessione edilizia della Giunta Tedde su quasi 6000 metri cubi in più (rispetto al progetto originario), la successiva limitazione della concessione alla parte conforme al Piano, il “vuoto”di quasi sei anni con un cantiere fermo nel cuore della città.

Questa è stata sostanzialmente la cronistoria dei consiglieri dell’Opposizione, dal più giovane Di Nolfo all’outsider Gianni Cherchi, membro del Consiglio oggi e ai tempi dei fatti narrati. «Credevo e credo in quello che ho votato, i parametri erano diversi da quelli che vogliono farsi capire oggi» ha affermato Cherchi che, oltre alla Maggioranza si è rivolto al compagno di coalizione Calvia, definendolo«mistificatore della realtà» per le accuse lanciate alle passate giunte di centrosinistra.

La Maggioranza con Musu, Grossi, Sasso, Balzani e Piras rilancia le accuse al mittente. Gli argomenti sono quelli della scorsa riunione: la responsabilità delle Giunte Sechi e Baldino sul Piano di Riqualificazione del Centro Storico e la conformità dell’attuale progetto al suddetto Piano. Sarà vera l’una o l’altra versione, a questo penseranno i procedimenti giudiziari ancora in corso. Intanto i lavori sono ripresi, nessuno potrà rimborsare i cittadini della perdita di un’area pubblica per tutto questo tempo. Ora non resta che attendere l’opera conclusa prevista per il 2010. Non sarà un lieto fine per tutti, ma sarà comunque l’epilogo di una brutta pagina per Alghero.

Nella foto il cantiere di Piazza dei Mercati (ex Giordo)



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