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1 luglio 2004
Difendiamo il diritto ad usufruire di un litorale accessibile
Al via la nona edizione della campagna estiva di VAS (Verdi Ambiente e Società) “Diritti al Mare, Diritti del Mare”, dedicata alla tutela del mare, delle coste, del turismo e dei bagnanti

Prende il via la nona edizione della Campagna "Diritti al mare, diritti del mare 2004", promossa dall´associazione Verdi Ambiente e Società in collaborazione con l´associazione nazionale attività natatorie e subacquee per disabili NADD Europe.
Anche quest´anno la campagna, patrocinata dal Ministero dell´Ambiente e dal Ministero Infrastrutture e Trasporti, si avvarrà del sostegno della Castalia Ecolmar. Come nel passato questa edizione vedrà l´attivazione del numero verde messo a disposizione dall´associazione VAS, 800.866158, per consentire ai cittadini, durante tutto il periodo estivo, di segnalare qualsiasi disservizio, sopruso, casi di inquinamento e di violazione delle norme vigenti, che avvengono sul litorale del nostro paese.
Le segnalazioni potranno arrivare anche attraverso il sito internet www.vasonline.it e potranno riguardare:
1) casi di inquinamento della spiaggia e del mare;
2) preclusione di accessi al mare;
3) ingombro della battigia non soggetta a concessione, che quindi deve rimanere libera ed accessibile a tutti;
4) mancanza di accessi e strutture per disabili;
5) incuria dei varchi tra gli stabilimenti (la pulizia è a carico del concessionario della spiaggia);
6) tariffe improprie o obblighi di comprare "pacchetti" comprendenti servizi non richiesti oltre all´ingresso (sdraio, ombrelloni, cabine in abbonamento stagionale, ecc.);
7) natanti a motore troppo vicini alla spiaggia; casi di abusivismo.
Il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, come ogni anno, ha assicurato all´iniziativa la massima collaborazione. Le segnalazioni saranno inoltrate alle Capitanerie di Porto e agli altri organi competenti. Nel dossier con i dati del 2003, che si può richiedere alla Sede Nazionale di VAS e ai Circoli territoriali, viene dato il resoconto delle 2027 segnalazioni arrivate lo scorso anno.
L´assenza dei piani spiaggia su tutto il perimetro costiero del paese con la conseguenza di una privatizzazione selvaggia, hanno dato luogo ad un rincaro dei prezzi che spesso e volentieri non corrispondono a nessun servizio offerto. La totale assenza di regole determina che negli arenili privatizzati si affollano migliaia di ombrelloni senza alcun rispetto delle distanze regolamentari dalla battigia che si addossano l´uno sull´altro soffocando la spiaggia e deturpando l´ambiente marino. Gli spazi di spiaggia libera sono sempre meno e l´Italia risulta essere il paese europeo con meno tratti di arenile accessibili al pubblico gratuitamente, senza contare che in quei pochi tratti non vi è alcuna manutenzione né pulizia di sorta. Insomma arrivare sui nostri lidi che siano privati o liberi rappresenta comunque un incubo. I piani spiaggia rappresentano l´unico strumento che può porre rimedio ad una situazione ormai insostenibile!
L´altro fenomeno dilagante sulle nostre coste è quello delle migliaia di imbarcazioni da diporto che affollano i nostri mari e che impunemente sostano il più delle volte di fronte alle già martoriate spiagge! Migliaia di natanti che a pochissimi metri dalla riva svolgono le più svariate attività dalle pulizie a bordo allo sversamento di rifiuti in mare, all´accenzione dei motori con relative rilascio di carburante in mare.. Conseguenza logica sono i progetti delle migliaia di progetti di porti, megaporti e quant´altro su tutta la fascia costiera. Cementificazione! Il tutto inseguendo e facendo prevalere le logiche di mercato sulla tutela dell´ambiente e dei cittadini che ne dovrebbero usufruire.
L’iniziativa non ha l´intento di assegnare bandiere blu o vele a questo o a quel Comune, sono troppe le varianti che possono determinare da un giorno all´altro il mare inquinato o alcuni disservizi. Si vuole invece sensibilizzare verso la tutela dell´ambiente marino e la difesa del diritto ad usufruire di un litorale accessibile sia i turisti che le Amministrazioni locali.
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