Trafugati duecentosessanta capi ovini nell’agro. Intervengono i Carabinieri di Alghero che attuano anche una denuncia per ricettazione
ALGHERO - I Carabinieri della Compagnia di Alghero, in occasione dell’approssimarsi delle festività pasquali, hanno intensificato i servizi preventivi volti a scoraggiare la criminalità predatoria in ambito rurale, ed in particolare il furto dei capi ovini.
Nella notte tra mercoledì e giovedì, in località Pala Reale, nel territorio dell’agro di Olmedo, i militari dell’Arma hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato per furto aggravato di bestiame di Sandro Locci, quarantenne allevatore originario di Orotelli, Flavio Mele, trentenne, e Baingio Manca, sessantenne, entrambi originari di Ittiri.
I tre, dopo essersi introdotti in un’azienda agricola in località S’ena fresca, sempre nel circondario olmedese, si sono impossessati di oltre duecentosessanta capi ovini, che hanno successivamente ammassato all’interno di un ovile, al momento privo di animali, a Pala Reale, per agevolare la loro fuga ed all’insaputa del proprietario.
I Carabinieri, insospettitisi dall’andirivieni di mezzi e persone nell’area, solitamente poco battuta nelle ore notturne, hanno provveduto ad un’immediata cinturazione dell’obiettivo, con l’interdizione di tutte le probabili vie di fuga. I malfattori, a bordo di due autovetture, sono stati immediatamente intercettati dai militari, che hanno recuperato diversi strumenti utilizzabili per attività di scasso, precedentemente utilizzati dai soggetti per introdursi all’interno delle aziende agricole, mediante lo scardinamento dei lucchetti e delle reti di recinzione.
Inoltre, e’stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di tentata ricettazione un autotrasportatore originario della provincia di Reggio Emilia, ritenuto responsabile di aver tentato di ricevere la refurtiva, e non riuscendo nel proprio intento grazie all’immediato intervento dei militari.
Gli accertamenti dei Carabinieri hanno consentito di avvisare il legittimo proprietario del gregge, il quale, giunto sul posto, e’ potuto rientrare in possesso dei propri capi, del valore complessivo di circa trentamila euro.
I tre soggetti sono stati giudicati questa mattina nelle aule dibattimentali del Tribunale di Sassari, ed il giudice monocratico, dopo aver convalidato gli arresti, ha disposto per tutti la misura cautelare degli arresti domiciliari.