Red
7 aprile 2009
Abruzzo, 179 morti accertati 6 aprile, lutto nazionale
Interi paesi sfollati, 34 dispersi e migliaia di feriti. Circa 40 vittime non ancora identificate. Si scava sotto le macerie per tentare di salvare i superstiti. Il giorno dei funerali sarà proclamato il lutto nazionale

ROMA - Il bilancio si aggrava: Sono già 179 i morti accertati nel terremoto che ha devastato l'Abruzzo la notte tra domenica e lunedì, pialmeno 34 dispersi. Tra le vittime anche diversi bambini. I feriti sono stati dislocati negli ospedali abruzzesi e in nosocomi fuori regione.
Intanto Vigili del fuoco, poliziotti, operatori della Protezione civile e del Corpo forestale dello Stato, soccorso alpino e volontari si alternano in cima ai cumuli di macerie nel tentativo di strappare qualche superstite alla furia del sisma. La ricerca tra le macerie prosegue anche al buio, alla luce delle fotoelettriche. A peggiorare la situazione una pioggia scrosciante e la grandine cadute nel tardo pomeriggio sull'Aquila. Segnalati anche i primi arresti per sciacallaggio.
Il terremoto di magnitudo 5,8 della scala Richter (pari all'ottavo, nono grado Mercalli) è avvenuto intorno alle 3.32, con epicentro a pochi chilometri dal capoluogo. La fortissima scossa è stata avvertita anche in altre regioni. Panico tra la popolazione che alle prime ore del giorno si è riversata in strada. Tantissime le persone che a piedi hanno lasciato l'Aquila con piccoli bagagli di fortuna, preparati in pochi minuti nella fuga da casa. Particolarmente colpiti i palazzi del centro storico del capoluogo. Crollato l'Hotel Duca degli Abruzzi, uno dei più noti alberghi cittadini.
Nel complesso sono 23 le località colpite dal sisma: Colle di Roio, Roio Piano, Poggio di Roio, Tornimparte, Casamaina, Bagno, Ripa San Benedetto, Civita di Bagno, Cavalletto, San Felice d'Ocre, Monticchio, Bazzano, Tempera, Camarda, Paganica, Onna (dove si registra una delle situazioni peggiori), San Gregorio, San Panfilo d'Ocre, San Martino, Poggio Picenza, Sant'Eusanio Forconese, San Demetrio ne' Vestini, Ripa.
E decine di altre scosse di lieve intensità sono state avvertite nelle ore successive al sisma più violento. Alle 18.38 una scossa più intensa, di magnitudo 4,1 della scala Richter. Nelle prime ore del mattino il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha firmato un decreto per dichiarare lo stato di emergenza, approvato in serata dal Cdm. Durante la riunione di governo è stato stabilito lo stanziamento immediato di 30 milioni di euro e proclamato un giorno di lutto nazionale. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sarà oggi di nuovo sui luoghi colpiti dal terremoto, dopo aver rinviato il previsto viaggio in Russia.
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