Le massime autorità politiche cittadine inviano una lettera di apertura al sindaco di Alghero Marco Tedde
ALGHERO - In occasione della ricorrenza dell'anniversario della rivolta armata partigiana e popolare contro le truppe di occupazione, celebrata in tutta la Nazione italiana il 25 Aprile, la città di Alghero si mobilita con i massimi rappresentanti politici, ex Sindaci e deputati, affinchè il sindaco Marco Tedde, a differenza di quanto accaduto lo scorso anno, consenta alla Banda comunale di suonare il canto popolare, simbolo della Liberazione, “Bella Ciao”.
A rivolgersi al Sindaco di Alghero sono Elias Vacca, Carlo Sechi, Francesco Carboni, Mario Bruno, Pietrino Fois, Enrico Loffredo, Andrea Frulio, Alfonso Ibba e Salvatore Piccioni. Di seguito la lettera integrale.
Per l'ennesima volta pare che l'Amministrazione Comunale da Lei guidata intenda impedire alla Banda Musicale Dalerci, che accompagna tutte le cerimonie pubbliche in città, di suonare il canto popolare “Bella Ciao”. Questo brano appartiene all’Italia intera e non a singoli partiti o amministrazioni. Esso viene suonato il 25 aprile dalle bande delle città italiane in occasione dei festeggiamenti per la Liberazione. “Bella Ciao” è infine una canzone che abbiamo imparato a cantare da bambini ed è una canzone che ci piace ancora ascoltare e cantare, in omaggio a tutti i combattenti senza divisa che hanno contribuito alla cacciata dei nazisti dal nostro Paese ed alla sconfitta dei fascisti. Quei combattenti sono ancora presenti alle cerimonie di rievocazione del 25 aprile in tutte le città italiane a riprova del fatto che tutti coloro, con la divisa o senza, che abbiano contribuito con il proprio sacrificio alla Liberazione dai nazisti e dai fascisti condividono un unico sentimento democratico. La preghiamo quindi di non mortificare questo sentimento di condivisione con la reiterazione di un divieto che non fa onore alla città. Noi pertanto cantiamo con lo stesso entusiasmo l’inno di Mameli e Bella Ciao e riteniamo che il 25 aprile sia la festa di tutti coloro che hanno contribuito a scrivere la nostra Costituzione. Ci consenta dunque signor sindaco di festeggiare il 25 aprile in modo condiviso cantando insieme a Lei l’inno nazionale e Bella Ciao.