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A.B. 16 giugno 2009
Al via il Piano Regionale Antincendi
Illustrato ieri il dispiegamento di uomini e mezzi che combatterà le fiamme nell’Isola fino al 15 ottobre
Al via il Piano Regionale Antincendi

CAGLIARI - La prevenzione e gli strumenti di lotta attiva sono i punti cruciali del “Piano Regionale Antincendi 2009”, approvato dalla Giunta il 9 giugno e che ha preso ufficialmente il via ieri. Un lungo elenco di azioni sinergiche che vede al centro della politica antincendi il Corpo Forestale e di Vigilanza ambientale, l’Ente Foreste e diversi soggetti istituzionali, sia statali che regionali, concorrere a costituire il modello organizzativo dell’apparato antincendio nell’Isola.

Completo e dettagliato anche il piano di uomini e mezzi in campo a partire da ieri, fino alla conclusione fissata per il 15 ottobre. I dettagli del Piano sono stati illustrati ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente. A presentare la strategia dell’Esecutivo, l’assessore Emilio Simeone, il comandante regionale del Corpo dei Vigili del Fuoco Pippo Mistretta, il dirigente del Corpo Forestale Delfo Poddighe, il capo della sezione della Protezione Civile regionale Giorgio Cicalò, il presidente ed il direttore dell’Ente Foreste Carlo Murgia e Graziano Nudda.

Dopo aver sottolineato l’importanza delle “Prescrizioni regionali antincendi”, che si sono concretizzate in particolare attraverso una forte attività informativa, di sensibilizzazione e di educazione svolta capillarmente su tutto il territorio regionale, è stata precisato che l’attività di prevenzione non è certamente finita e dalla sede dell’Assessore è partito un accorato appello affinché continuino le azioni di prevenzione da parte degli Enti locali, ma anche da parte dei cittadini. «La migliore azione di lotta agli incendi arriva dai comportamenti virtuosi dei cittadini e degli Enti locali - ha dichiarato Poddighe, sottolineando i dettami dell’articolo 14 delle Prescrizioni regionali antincendi - che potrebbero ridurre notevolmente i tremila incendi che si verificano mediamente ogni anno in Sardegna».

Il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, il Corpo dei Vigili del Fuoco, la Polizia, le Province, i Comuni, le Comunità Montane, l’Ente Foreste della Sardegna, le organizzazioni di volontariato e le compagnie barracellari, assicureranno quotidianamente la loro presenza in tutto il territorio sardo. Gli interventi operativi antincendio saranno coordinati dal Centro Operativo Regione, ubicato negli uffici del Corpo Forestale, mentre i Centri Operativi Provinciali, che hanno competenza territoriale ed hanno sede a Cagliari, Iglesias, Oristano, Lanusei, Nuoro e Tempio Pausania, ospiteranno le sale operative provinciali. «Siamo di fronte a un grande progetto per affrontare le problematiche dell’antincendio nell’Isola - ha spiegato l’assessore Simeone - Sono impegnate notevoli risorse di uomini e mezzi partendo da un presupposto fondamentale: che l’azione di prevenzione sia continuativa e venga svolta nel migliore dei modi».

In campo, anche la flotta aerea del servizio regionale antincendi, la cui dislocazione è stata illustrata da Giorgio Cicalò: cinque velivoli “Ecureuil As 350” saranno dislocati a Fenosu, Marganai, Pula, San Cosimo (Lanusei) e Limbara. In campo anche i sette “Aerospatiale 315B Lama” a Fenosu, Anela, Farcana, Sorgono, Bosa, Villasalto, Alà dei Sardi. La flotta aerea regionale potrà fruire del supporto, all’occorrenza, dei diversi velivoli messi a disposizione del Dipartimento di Protezione civile nazionale che trovano dislocazione a far data da oggi, in due basi operative dell’Isola, un “Erickson S-64F Helitanker” a Fenosu, un “Agusta AB 205” e tre “Canadair CL 415” ad Olbia. Imponente anche il numero di pattuglie terrestri e notturne che verranno istituite dal Corpo Forestale e di Vigilanza ambientale e potenziate nelle aree protette e a rischio.

Le risorse umane impegnate nella campagna antincendi 2009 sono composte da millequattrocentoottantadue uomini del Corpo Forestale e tremilatrecentoquarantaquattro uomini dell’Ente Foreste della Sardegna, mille uomini delle centoventi compagnie di barracelli sardi e millesettecento volontari delle sessantaquattro associazioni dell’Isola. Il Corpo Forestale si avvale di centotrenta nuove guardie che hanno preso servizio il 20 maggio e che potranno consentire un maggiore attività di controllo e di prevenzione. Tra le novità di quest’anno, va segnalata la sperimentazione di nuove squadre di operatori specializzati denominati “Mastros de focu”, che contrasteranno le fiamme non con l’acqua, ma con le tecniche del fuoco, secondo la dislocazione di una squadra per ogni provincia.

Per quanto riguarda l’Ente Foreste, il presidente Murgia ha messo in luce i ventisei nuovi punti vedetta ed i venticinque nuovi punti di attingimento dell’acqua a livello regionale. Determinante, come sempre, l’azione sinergica degli uomini della Regione con quelli del Corpo Regionale dei Vigili del Fuoco. «La collaborazione tra il Corpo Forestale e quello dei Vigili del Fuoco e in particolare delle nostre sale operative - ha spiegato il comandante Mistretta - è di fondamentale importanza. Soprattutto quando si verificano incendi di proporzioni tali da richiedere l’intervento sinergico di entrambe le parti. Si tratta di un meccanismo collaudato nel tempo la cui macchina si sta muovendo anche in questa campagna antincendi. I nostri mille uomini a livello regionale sono già in campo».



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