red
19 settembre 2004
Baldino, il decreto salvacoste non penalizza l´area di "Maria Pia"
Secondo Tonino Baldino non si impone l’esigenza, segnalata dal Consigliere Regionale Pino Giorico, di applicare un qualunque emendamento al Decreto salvacoste. «A Giorico va comunque riconosciuto il merito di voler sollevare con determinazione un problema che stagna oramai da tre anni»

«Il Decreto "Salva-Coste", recentemente varato dalla Giunta Soru, non determina alcuna penalizzazione edificatoria sulle Aree Turistiche di "Maria Pia" per cui nella fattispecie non si impone la esigenza, segnalata dal Consigliere Regionale Pino Giorico, di applicare un qualunque emendamento al Decreto in questione».
Lo afferma, in una nota stampa, l’ex Sindaco di Alghero Tonino Baldino.
«Giova infatti rammentare che -prosegue Baldino- dai vincoli di inedificabilità entro la fascia dei 2000 metri dalla costa, sono escluse tutte le zone urbane classificate "A" e "B". "Maria Pia" è classificata (Decreto n.1317/80 di approvazione del PRG di Alghero) come zona "Bh" (Zona Turistica Urbana) e pertanto i programmi edificatori, definiti attraverso il Piano Regolatore Generale ancora vigente e nello stesso "Project Finance", sono assolutamente compatibili» spiega l’ex sindaco, il quale aggiunge che il problema "Maria Pia" non si porrebbe anche per via della particolare "gracilità" giuridica di quel provvedimento che, seppure apprezzabile per aver riacceso il dibattito ed il confronto politico sulla esigenza di tutela ambientale delle zone costiere, si presenta palesemente contradditorio con la Legge n.45/89 da cui discende.
«A Giorico va comunque riconosciuto il merito di voler sollevare con determinazione un problema che stagna oramai da tre anni -continua l'ex Sindaco- e che rimane per Alghero uno degli elementi caratterizzanti del suo sviluppo. L´area di "Maria Pia" non può che avere una vocazione turistica; naturalmente la qualità e la tipologia degli insediamenti vanno definite in relazione al contesto geo-urbanistico della zona: la presenza del Palazzo dei Congressi, la viabilità urbana e lo stagno del Calick sono fattori fortemente condizionanti della qualità degli insediamenti turistici futuri. L´intenso traffico veicolare, accompagnato dalla non trascurabile continua necessità di interventi disinfestanti tipici delle zone paludose, non favorisce la possibilità di insediamenti turistici orientati ai ceti elitari; bisognerà realisticamente accontentarsi di un modello turistico medio che veda, nelle attività congressuali e nella valorizzazione degli spazi per il tempo libero (incluso lo stagno del Calick), gli elementi di nuova offerta turistica che il territorio di Alghero potrebbe garantire in breve termine.
Ciò presuppone però che l´area di "Maria Pia" venga "governata" da un unico soggetto imprenditoriale, esperto del settore, capace di controllare, e quindi dirottare su Alghero, nuovi flussi turistici che andranno inevitabilmente ad aggiungersi agli attuali.
Ecco perché, a suo tempo, si è pensato alla formula del "Project Finance" sulla base del cui programma l´imprenditore si troverà nella obbligatorietà di realizzare a proprie spese le strutture ricettive e per il tempo libero, utilizzarle per 30anni e poi renderle al Comune che ne rimane proprietario. La proposta alternativa -conlude Baldino- perorata da alcuni costruttori edili, secondo cui "Maria Pia" dovrebbe essere suddivisa in lotticini di modo che ciascuno possa realizzarvi il proprio alberghetto, avrà come risultato oltre che la perdita definitiva della proprietà comunale a favore dei privati, anche il trasferimento dei costi di gestione degli impianti per il tempo libero a carico del Comune, e infine la difficoltà di sperimentare una organica, e perciò incisiva, politica di promozione turistica da parte di una piccola imprenditoria locale eccessivamente frazionata ed individualista.
Eventuali altre prospettive di insediamenti turistici non sembra, per l´immediato, possano realisticamente profilarsi visti gli "entusiasmi" della nuova Giunta Regionale Sarda».
Nella foto: Tonino Baldino
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