red
21 settembre 2004
Un suicidio quello del veterinario morto a Capo Caccia
Lascia una lettera. Era convinto di soffrire di un male incurabile

Per Giovanni Idda, il veterinario quarantaseienne originario di Villanova Monteleone morto ieri sulle falesie di Capo Caccia, si è trattato di suicidio. Aveva lasciato una lettera ai suoi due figli nella quale sosteneva, a torto, di essere affetto da un male incurabile. Della scoperta della lettera è stata informata la Procura della Repubblica di Sassari che intanto aveva avviato un’inchiesta per risalire alle cause dell’incidente. Sconvolti parenti e amici che ricordano il giovane veterinario come una persona felice, completamente dedita alla famiglia. La salma era già stata restituita ieri ai familiari increduli. I funerali si terranno oggi ad Alghero alle 16 nella chiesa del Santissimo Nome di Gesù, in via S. Satta.
Il suo è il primo suicidio dei due avvenuti in un breve arco di tempo. Ieri a Sassari un giovane non ancora maggiorenne si è tolto la vita gettandosi dal viadotto. Una donna di passaggio aveva notato il giovane. Poi appena rientrata a casa ha realizzato le sue intenzioni e ha chiamato il 113. Il giovane sassarese era appena tornato da Venezia, dove aveva lavorato per la stagione estiva. Qualche giorno con i suoi e poi la drammatica decisione.
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