Incredibili accuse di Silvio Berlusconi che non accetta l´incostituzionalità dello scudo giudiziario approvato dal Governo. Gianfranco Fini: Berlusconi rispetti le istituzioni. Durissime critiche del quotidiano dei Vescovi
ROMA - Il Premier ritorna ad essere un "comune cittadino" di fronte alla legge italiana, e dovrà ritornare a difendersi in almeno due processi a suo carico, e bloccati dopo l'entrata in vigore del contestato Lodo Alfano: per corruzione in atti giudiziari dell'avvocato David Mills (già condannato in Tribunale) e per reati societari nella compravendita di diritti tv Mediaset.
Dopo la bocciatura costituzionale del
Lodo Alfano, non cambia la strategia del Primo ministro italiano, che incarna ormai i controsensi più evidenti per un uomo che dovrebbe definirsi di Stato: Accuse a tutto e a tutti, con una veemenza fuori dal normale. La mente così ritorna alle ultime elezioni perse (a fil di lana) contro Romano Prodi, e alle inaudite pressioni contro l'allora ministro degli Interni Beppe Pisanu, affinchè perorasse la causa dei "brogli elettorali". La storia si ripete con una puntualità disarmante, e oggi le accuse diventano addirittura di "complotto".
Complotto di una fantomatica sinistra che, a detta di Berlusconi, muoverebbe tutto e tutti: Giudici ordinari (che continuano a perseguitarlo), Giudici Costituzionali (con l'illegittimità dello scudo giudiziario), Presidente della Repubblica (perchè eletto dal centrosinistra), stampa (poichè osa chiedere indipendenza e più libertà). Intanto tutti i principali giornali internazionali parlano e titolano a grandi lettere l'anomalia-italiana e l'anomalia-Berlusconi.
Durissimo Di Pietro: Il lodo Alfano è stato bocciato dalla Consulta ma questa legge incostituzionale ha permesso a Silvio Berlusconi di portare a casa un risultato, e cioè la quasi certa prescrizione del premier nel processo Mills. Lo ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, a Radio anch'io. Berlusconi ha gia' vinto, ha detto Di Pietro, ricordando che l'introduzione del lodo Alfano obbligò i giudici del Tribunale di Milano a stralciare la posizione del premier.
Unione Europea. «La Commissione non ha competenza sull'intera tutela dei diritti fondamentali. Gli stati membri dispongono di Corti costituzionali, corti di appello, tribunali, che garantiscono i diritti fondamentali. Proprio ieri in Italia abbiamo avuto un esempio» con la sentenza della Consulta sul Lodo. E' quanto affermato dal commissario europeo per l'informazione, Viviane Reding, durante il dibattito al Parlamento Europeo sulla libertà d'informazione in Italia.
Gianfranco Fini. Anche il presidente della Camera tenta di frenare Berlusconi e di smorzare i toni del duro attacco del Premier contro le istituzioni, dopo la bocciatura del Lodo Alfano: «l'incontestabile diritto politico di Silvio Berlusconi di governare, conferitogli dagli elettori, e di riformare il Paese - ha detto il presidente della Camera - non può fare venir meno il suo preciso dovere costituzionale di rispettare la Corte Costituzionale e il capo dello Stato».
Il quotidiano dei Vescovi. «Una giornata tra le più difficili della storia repubblicana, presenta tinte talmente fosche da alimentare paradossalmente un`unica speranza: che tutti si rendano conto del rischio di avvitamento istituzionale che si sta correndo. E che in un soprassalto di saggezza si arrestino sull`orlo del precipizio che si affaccia davanti ai loro piedi».
Nella foto: Silvio Berlusconi