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S.A.
29 ottobre 2009
Concessioni, la protesta dei balneari
Protestano a Cagliari gli operatori balneari sul rinnovo delle concessioni demaniali. Situazione delicata

ALGHERO - Protesta a Cagliari degli operatori balneari contro i provvedimenti dell’Unione europea e del Governo sulle concessioni demaniali. Il nodo della vicenda sta nel rinnovo delle concessioni demaniali che, dal gennaio 2010, stando alle normative di Bruxelles, non potranno più essere rinnovate automaticamente né varrà più il diritto d’insistenza.
L'altro problema è chi tra la Regione e i Comuni, debba rinnovarle. Un vuoto di competenza che scatterebbe alla fine di questo mese; quella della Regione per il rilascio e per la conferma scade, infatti, il 31 ottobre. Una delibera di Giunta del maggio di quest’anno prevede il trasferimento delle competenze in materia di demanio marittimo agli enti locali entro ottobre ma ai Comuni, che dovranno rilasciarli al posto della Regione, è richiesto dotarsi del Piano di utilizzo del litorale (Pul) non esistendo, tuttavia, nemmeno una bozza su queste nuove regole.
Il problema è di una certa rilevanza poichè coinvolge seicento aziende (900 includendo anche il settore ricettivo) e 4 mila addetti stagionali. Alghero è una delle città più coinvolte considerato i numerosi impianti, il numero dei dipendenti e l'indotto che ne scaturisce. Gli operatori chiedono una presa di posizione concreta da parte della Giunta per garantire un rinnovo di almeno sei anni (come nel passato), se non di venti, come sta avvenendo in alcune Regioni come l' Emilia Romagna, che tiene in considerazione gli onerosi investimenti realizzati su alcune strutture per le quali un numero ridotto di anni per la concessione non sarebbe sufficiente ad ammortizzare i costi.
Nella foto: Un impianto balneare ad Alghero
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