La Ryanair continua ad essere in bilico nel destino dello scalo algherese ma imprenditori, cittadini e commercianti non ci stanno e alzano la voce di fronte a quello che si prospetta come un collasso turistico per il territorio
ALGHERO - Stop dal
29 aprile su 8 rotte low cost. Regione, Comune, Sogeaal e la stessa Ryanair continuano in un estenuante gioco al rialzo, in mezzo c'è una città. Ora sembrano ritrattare e ricongiungere i margini di un confronto serrato dove a perderci sarebbero soprattutto i cittadini, i commercianti, i titolari dei b&b, gli albergatori, i ristoratori; gli operatori turistici, gli orafi, i librai. Perché se questo continua ad essere il risultato di un braccio di ferro ormai perenne tra i due litiganti, Regione e Ryanair, il territorio non gode di certo, ma piange.
Gianni Marti (
nella foto in alto) titolare della nota Gioielleria Marti nel Corso Carlo Alberto rilancia: «Noi commercianti siamo poco interessati a conoscere di chi è o di chi sarà la colpa se il blocco annunciato sarà confermato nei prossimi mesi; quello che ci spaventa è il risultato al quale porterà. In molti qui hanno mirato l'offerta ed esposizione anche ad una clientela straniera. Proporrei anche la chiusura di tutti gli esercizi commerciali per un giorno. Non possiamo stare in disparte, occorre un segnale forte da parte del territorio».

Francesco Pittalis (
nella foto) della trattoria "il Refettorio", un wine e bar nel centro storico non ha dubbi: «Siamo tutti d'accordo ad estendere i voli low-cost ad altri vettori ma Ryanair ha rappresentato una sicurezza per dieci anni, non la si può lasciar andare ad inizio stagione. Sarebbe il collasso turistico per le attività di Alghero e non solo. Noi privati siamo anche disposti a trovare le formule giuste per contribuire in termini economici allo sviluppo di questa città attraverso l'aeroporto».