Attesa per la trattativa in corso tra la Regione e la Ryanair per scongiurare il blocco delle 8 tratte da e per l’aeroporto catalano. Parlano due giovani imprenditori titolari di un b&b e di un albergo ad Alghero. Mancano le alternative alla Ryanair e calano le prenotazioni
ALGHERO – C'è attesa per la trattativa in corso tra la Regione e la Ryanair per scongiurare il blocco delle 8 tratte da e per l’aeroporto di Alghero. Nel frattempo ci sono già i primi campanelli d'allarme: calano le prenotazioni nei numerosi b&b della Riviera del Corallo, e non solo. Con l'incertezza che governa l'attuale gestione dei rapporti con gli irlandesi, e in mancanza di valide alternative, diventa difficile investire anche per le grosse realtà alberghiere cittadine.
Dopo l'annuncio di Alguer.it sullo stop delle prime sette tratte, si succedono le dichiarazioni da più parti: politici, tecnici, manager, rappresentanti sindacali e di associazioni di categoria. A parlare anche e soprattutto i commercianti, albergatori, imprenditori, gestori di b&b, ristoratori, che negli anni hanno visto crescere una città e un territorio, al passo con la presenza crescente della compagnia irlandese, alla quale non intendono rinunciare, soprattutto alle porte di una stagione turistica che si prospetta difficile per la Riviera del Corallo.
Alessandro Macciocu, (
nella foto in alto) titolare dell’Hotel "Alma" al Lido: «occorre un piano trasporti, una programmazione che permetta a noi albergatori di investire in maniera mirata e continuativa nei Paesi interessati dai collegamenti con il nostro aeroporto. Non solo, riportiamo i turisti svedesi e in generale del nord Europa che viaggiano volentieri anche durante l’inverno e al confronto con il loro clima rigido, quà si godono una primavera anche a dicembre e gennaio. Sino a due anni fa il volo con la Svezia ci consentiva di fare il pienone in albergo anche a novembre, negli ultimi due anni la situazione è peggiorata».

Manuele Maganuco (
nella foto), titolare del frequentato b&b "Aigua" nel centro storico: «un calo netto almeno del 35% nelle prenotazioni; non c’è da sorprendersi se considero che l’80% della mia clientela arriva grazie ai voli Ryanair. Questi sono i risultati di una gestione altalenante dei rapporti con il vettore irlandese, che nuoce alle attività locali, insieme alla carenza di servizi e di programmazione turistica. Con piani certi e sicuri, nel presente e futuro, potremo investire meglio nella pubblicità delle nostre strutture che è poi una vetrina per l’intero territorio». /
MASSIMO CADEDDU /
EMILIANO PIRAS /
GIANNI MARTI /
FRANCESCO PITTALIS /
ANTONELLO DE VITO /
STEFANO USAI