Sara Alivesi
8 giugno 2010
Benvenuti a Mamuntanas: vergogna
La zona di Mamuntanas diventa quotidianamente una discarica a cielo aperto per ogni genere di rifiuti, dai mobili agli elettrodomestici, dai resti di vetture a cumuli di buste abbandonate tra i campi

ALGHERO - Definire la Regione Mamuntanas-Galantè una zona artigianale è senza dubbio riduttivo. Nell'area si accede dalla strada dei Due Mari, in un bivio che da anni e amministrazioni provinciali varie dovrebbe essere trasformato in una rotonda.
Appena arrivati in quella che potrebbe essere una località residenziale, con una parte riservata ai capannoni delle attività artigianali (finora non un granchè), e una a villette e qualche b&b e agriturismo; ci si rende conto che la destinazione è decisamente un'altra. Una discarica, una rimessa di mobili ed elettrodomestici usati, con topi, cani e gatti randagi a sguazzare tra i rifiuti.
Il problema è cronico, chi vi abita ne è a conoscenza: ogni giorno si scopre un armadio, una lavatrice, un materasso, cumuli di buste abbandonate. E'una questione di decoro (principio valido non solo al centro storico), di civiltà e di regole e controlli da far rispettare (si comprende la difficoltà dei modi).
Da alcuni mesi la situazione è peggiorata con la presenza di alcune famiglie Rom che si è insediata all'ingresso di Mamuntanas e, inutile negarlo, non è una comunità particolarmente avvezza a tenere pulito l'ambiente circostante. Tuttavia, la piaga ha radici ben più datate e da ricercare non solo tra gli "zingari", ma tra i vicini di casa e i "benpensanti" abituati forse a "predicare bene e razzolare male". Per tutti questi si ricorda che è sempre a disposizione l'ecocentro in Regione Galboneddu.
Nella foto: Uno dei cumuli a Mamuntanas
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