S.A.
7 agosto 2010
Reperto archeologico recuperato a Punta Arresto
Risale a qualche giorno fa il rinvenimento di un manufatto litico, da parte del Nucleo Sommozzatori di Olbia. E´stato recuperato nelle acque olbiesi a 26 metri di profondità

OLBIA - Risale a qualche giorno fa il rinvenimento di un manufatto litico, da parte del Nucleo Sommozzatori di Olbia. Gli agenti, a bordo di un natante, dopo aver approntato le necessarie apparecchiature subacquee, hanno raggiunto il sito di immersione denominato ‘Secca di Punta Arresto’, per effettuare un’immersione il recupero di un manufatto di interesse archeologico rinvenuto ad una profondità di circa 26 m.
Lo stesso presenta alcuni compimenti innaturali e verosimilmente effettuati dall’uomo, ovvero, due fori concentrici nella parte superiore e, nella parte inferiore, un incavo di forma semicircolare, probabilmente utilizzato per il passaggio di cordame. Presumibilmente il materiale granitico e la forma farebbero pensare a una tipica ‘ancora litica’, con relativo invito per cima, o comunque ad un manufatto di interesse archeologico.
L’operazione di recupero si è resa necessaria per l’impossibilità ad assicurare la sua custodia lasciandolo nelle condizioni e nel luogo in cui è stato rinvenuto, sussistendo il pericolo di danneggiamento o asportazione ad opera di ignoti che frequentano abitualmente tale specchio acqueo.
|