Sara Alivesi
21 agosto 2010
«Noi, assediati dai cinghiali»
Lo sfogo di un residente di Fertilia, Paolo Frailis, che vive ogni giorno insieme alla sua e molte famiglie della borgata il pericolo dei cinghiali che agiscono indisturbati a pochi metri dalle case

ALGHERO - «Non possiamo continuare a vivere in questo stato continuo di paura per le nostre famiglie e i nostri animali». Così inizia lo sfogo di Paolo Frailis, residente a Fertilia e promotore di una raccolta di firme per sensibilizzare la politica a quello che sta diventando un problema "esistenziale" per la comunità di giuliani.
«Usciamo di casa e dalle nostre macchine e ad attenderci c'è un gruppo tra i 20 e 22 esemplari - racconta Frailis -. Arrivano nelle vicinanze delle abitazioni intorno alle 21,30 e vanno via verso le 2 del mattino. Hanno fame e cercano cibo e acqua». La questione dei cinghiali si ripropone ogni anno e i giuliani chiedono «una volta per tutte che chi ne ha la responsabilità e l'onere prenda dei provvedimenti, faccia dei controlli e limiti il rischio che ogni giorno vivono decine di persone».
E non solo uomini, donne e bambini, in perisolo sono anche gli animali domestici. Ne ha fatto le spese la piccola Bella, il cane adottato dalla famiglia Frailis, attaccato da un cinghiale e operato d'urgenza e ricucito con 220 punti di sutura. «Non intendiamo arrenderci - avverte Frailis -, non possiamo nemmeno scendere dalle macchine rientrando a casa dopo una passeggiata. Inoltreremo le centinaia di firme che stiamo raccogliendo al Comune di Alghero, i carabinieri, la Provincia e la Regione. Qualcuno dovrà e potrà pure aiutarci».
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