Red
28 agosto 2010
Caos trasporti: dura Confesercenti
Il presidente regionale di Confesercenti, Marco Sulis, interviene sul disastro nei trasporti sardi e sollecita un intervento rapido e incisivo delle istituzioni

ALGHERO - Il presidente regionale di Confesercenti, Marco Sulis, interviene sul disastro nei trasporti sardi e sollecita un intervento rapido e incisivo delle istituzioni per ristabilire le certezze e porre fine al danno, d’immagine ed economico, patito dall’economia sarda.
«I gravi disagi subiti dai viaggiatori in questi ultimi tempi – chiarisce il presidente regionale di Confesercenti e coordinatore regionale di Assoturismo – colpiscono anche il sistema economico isolano. Il panico si sta diffondendo tra i turisti e questo non aiuta a risollevare una stagione estiva altalenante, con cali nelle prenotazioni soprattutto ad agosto. Commercianti, albergatori e titolari di strutture recettive assistono impotenti a questo sfascio. Il mese di settembre è essenziale per riequilibrare, in parte, le sorti di un’annata difficile; tuttavia l’incertezza nel settore dei trasporti rischia di condizionare le scelte dei vacanzieri che potrebbero cambiare meta».
«Episodi come quello di stamane nella tratta Olbia-Genova, gestita da Tirrenia, con 900 passeggeri partiti con sette ore di ritardo e costretti a bivacchi notturni con poca assistenza sono assolutamente intollerabili. La compagnia si è confermata un carrozzone inutilmente costoso e allo sfascio che penalizza la Sardegna e i sardi. E’ auspicabile che la Regione chieda allo Stato la cancellazione delle concessioni sulle rotte a Tirrenia per affidarle a un soggetto più serio ed affidabile».
«Al purtroppo noto caos nei traghetti, con Tirrenia protagonista indecente anche quest’anno, si stanno sommando i disservizi dei vettori aerei; ad Alghero un volo Ryanair è decollato a notte fonda dopo un ritardo di nove ore causato da un guasto tecnico. Una situazione paradossale, perché le compagnie sono sostenute con contributi pubblici molto generosi, cioè soldi nostri, proprio per assicurare trasporti efficienti. Ora – conclude Sulis - serve un intervento rapido e risolutivo della politica che ponga fine al disastro che sta offuscando la nostra immagine e la nostra economia».
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