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Red
7 settembre 2010
Crisi ovino: entro 10 giorni risposte da Roma
Giovedì il ministero delle Politiche agricole istituirà con le Regioni il gruppo di lavoro che entro al massimo 10 - 15 giorni definirà gli interventi da attuare per salvare il comparto ovino italiano. Manifestazioni all´orizzonte

ROMA - Giovedì il ministero delle Politiche agricole istituirà con le Regioni il gruppo di lavoro che entro al massimo 10 - 15 giorni definirà gli interventi da attuare per salvare il comparto ovino italiano. È il risultato del vertice di questo pomeriggio a Roma convocato dal ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan e al quale hanno partecipato gli assessori regionali della Sardegna, Andrea Prato, del Lazio, Angela Birindelli, i rappresentanti della Regione Toscana e dell’Abruzzo, la Commissione Agricoltura del Consiglio regionale sardo, le associazioni agricole, le centrali cooperative, il Consorzio di tutela del Pecorino Romano Dop.
La Sardegna ha presentato un documento riassuntivo e condiviso con le istanze delle Regioni, delle associazioni, delle cooperative e del Consorzio. Finora al documento hanno aderito le Regioni Lazio, Toscana, Abruzzo e Calabria, ma già entro mercoledì daranno il loro via libera anche la Puglia, Sicilia, il Molise e l’Umbria, tutti territori dove il comparto ovino riveste importanza nelle rispettive economie rurali.
Il testo che nelle prossime ore potrà essere ulteriormente arricchito in attesa che venga discusso dal gruppo di lavoro ministeriale. È un piano che contiene misure e azioni in grado di affrontare le emergenze ma di porre anche le basi per interventi strutturali a medio e lungo termine. «Quella di oggi è stata un’occasione importante – ha detto l’assessore Prato – perché finalmente si parla del comparto ovino a livello nazionale. Il settore più importante dell’economia agricola della Sardegna, ma che interessa diverse altre regioni, è al centro dei tavoli ministeriali perché non si può più aspettare. Entro una decina di giorni il ministero definirà gli interventi che si possono mettere in campo nell’immediato e quelli che daranno respiro al settore anche nel medio e lungo periodo. Lancio un nuovo appello all’unità del mondo agricolo perché solo uniti si vincerà la battaglia a tutela del comparto ovino, sardo e italiano. Già un anno fa sollevai le difficoltà della pastorizia e la necessità di interventi immediati, ma purtroppo ebbi poco ascolto». Il prossimo passaggio sarà portare la proposta condivisa anche sui tavoli dell’Unione europea.
«Abbiamo recepito la proposta d’intervento proposta dalla Regione Sardegna – ha aggiunto l’assessore alle Politiche agricole della Regione Lazio Angela Birindelli - e giovedì apriremo un tavolo tecnico regionale per ascoltare le necessità dei nostri produttori al fine di apportare eventuali migliorie. Successivamente stabiliremo una serie di azioni per tutelare gli allevatori regionali, a partire dal prossimo incontro che si terrà al ministero delle Politiche Agricole. Il Lazio è una delle regioni italiane dove la crisi del comparto ovi – caprino è particolarmente sentita. Nella nostra regione c’è un’antica tradizione produttiva e il settore, con tre prodotti certificati come il Pecorino Romano DOP, la Ricotta Romana DOP e l’Abbacchio Romano IGP, ha una significativa valenza economica all’interno dell’agricoltura regionale. Nell’ottica della valorizzazione dei prodotti tipici locali d’eccellenza la Regione Lazio intende ridare autonomia d’identità specifica al Pecorino Romano che proviene da una filiera interamente romana e laziale».
Ecco la proposta presentata dalla Regione Sardegna, sintesi dei contributi arrivati dalle altre Regioni e dalle associazioni agricole. Si tratta di un piano che potrà essere arricchito anche nelle prossime ore. Un dato che comunque non tiene conto di molti punti della piattaforma presentata dal Movimento dei Pastori Sardi.
Nella foto: il vertice presso il ministero a Roma
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