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Red 16 ottobre 2010
Porto Torres e Stintino unite: “Riprendiamoci l’Asinara”
Così i due primi cittadini: il territorio deve riappropriarsi dell’Asinara, lasciando all’Ente Parco solo le competenze stabilite e reclamando con fermezza la piena efficienza di quella struttura
Porto Torres e Stintino unite: “Riprendiamoci l’Asinara”

PORTO TORRES - Il territorio deve riappropriarsi dell’Asinara, lasciando all’Ente Parco solo le competenze stabilite e reclamando con fermezza la piena efficienza di quella struttura. E’ questa l’opinione condivisa dai Comuni di Porto Torres e Stintino, espressa chiaramente qualche giorno fa nella seconda giornata della festa regionale di “LiberEtà”, il mensile del Sindacato Pensionati Italiani (SPI) della Cgil. Un appuntamento, tenuto quest’anno sull’isola dell’Asinara, simbolo della lotta per il lavoro e di uno sviluppo possibile, e sostenibile, che ancora non ha trovato piena applicazione e che potrebbe rappresentare una fondamentale occasione per l’occupazione.

Un incontro che, grazie allo Spi e alla Cgil di Sassari e regionale, ha colto un duplice obiettivo: riconciliare verso un’unica direzione, quella dello sviluppo, i Comuni di Porto Torres e Stintino, che la scorsa estate avevano espresso differenti visioni sulla gestione del Parco, e rilanciare la sfida al governo per la nomina del presidente dell’Ente, che manca ormai da venti mesi. I primi cittadini dei due Comuni erano stati incontrati nei giorni scorsi dal segretario generale della Camera del Lavoro di Sassari Antonio Rudas, che si era speso in prima persona per tracciare con loro una linea congiunta per la futura gestione del Parco. Un’operazione i cui risultati si sono visti oggi, con la perfetta condivisione della strategie da seguire.

«Nessuna polemica col Comune di Stintino – ha detto il sindaco di Porto Torres Beniamino Scarpa – e anzi serve un maggiore coinvolgimento di tutti gli enti locali che si affacciano sul Golfo dell’Asinara. I Comuni devono essere protagonisti, e vanno coinvolti maggiormente: i componenti del consiglio direttivo dell’ente – ha aggiunto – potrebbero essere per questo gli stessi sindaci. La sovranità amministrativa sull’Asinara spetta al Comune di Porto Torres – ha concluso Scarpa – e l’Ente Parco funzioni solo per lo sviluppo del territorio».

Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Stintino, Antonio Diana: «Le nostre proteste dell’estate scorsa non erano rivolte contro il Comune di Porto Torres – ha detto – ma per rivendicare la nostra presenza in una struttura che senza Stintino, coinvolta per la sua storia passata nell’Asinara, sarebbe zoppa. Per questo è necessaria una coesione con tutti gli enti locali, per progettare insieme a tutti i soggetti coinvolti nel golfo iniziative che saranno vincenti e daranno ricadute a tutti i partecipanti - ha concluso Diana, rilevando una vera - unità d’intenti con Porto Torres, da presentare insieme, anche davanti alla Regione». I lavori, introdotti dal segretario generale dello Spi Sardegna Francesco Coghene e dal segretario generale dello Spi di Sassari Gavino Merella, avevano per tema “Lavoro, Ambiente, Comunicazione”.

Nella foto: un momento della manifestazione



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