Red
18 ottobre 2010
Sardegna, 81% dei comuni a rischio frana
L´Operazione Fiumi di Legambiente e del Dipartimento della Protezione Civile accende i riflettori sul rischio idrogeologico in Sardegna

ALGHERO - La Sardegna si riscopre fragile: sono ben 306 i comuni sardi classificati ad alto rischio idrogeologico, ossia l'81% del totale. Tra i 7 capoluoghi sardi, il primato di provincia più fragile è suddiviso tra Olbia-Tempio e l'Ogliastra, che fanno registrare entrambe il 96% delle Amministrazioni classificate a rischio. Seguono le provincie di Sassari, Carbonia Iglesias e Cagliari, rispettivamente con il 95, l'87 e il 77% delle municipalità considerate a rischio.
Percentuale che si attesta a quota 75, invece, nelle provincie di Medio Campidano e Oristano. In termini di superficie esposta a frane e alluvioni, la Sardegna conta 450 chilometri quadrati di superficie a rischio frana e 165 kmq a rischio idraulico. Numeri che delineano il quadro di un territorio estremamente vulnerabile, secondo il report del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare più aggiornato in materia (Il rischio idrogeologico in Italia, 2008), ma tuttora in fase di perfezionamento.
Il nuovo dossier rappresenta l'edizione riveduta del Report 2003, che invece considerava in pericolo di frana o alluvione solo 42 amministrazioni sarde. Una differenza eloquente, che dimostra come fino a ieri sia stata gravemente sottovalutata l'entità del rischio idrogeologico in Sardegna. Sono alcuni dei dati emersi dall'indagine sui comuni sardi effettuata da Ecosistema Rischio 2010, la ricerca curata da Operazione Fiumi - la campagna di sensibilizzazione e prevenzione organizzata da Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile dedicata al rischio idrogeologico - presentata questa mattina in conferenza stampa, a Cagliari, da Paola Tartabini, portavoce Operazione Fiumi; Vincenzo Tiana, presidente Legambiente Sardegna; Franco Saba, segreteria Legambiente Sardegna.
«I nuovi dati del Ministero dell'Ambiente danno l'idea dell'entità del pericolo di frane e alluvioni in Sardegna - commenta Paola Tartabini, portavoce della campagna - sino a ieri ampiamente sottovalutata. Una svista che per anni non ha permesso di mettere i necessari vincoli idrogeologici all'urbanizzazione, indispensabili per garantire la piena sicurezza dei cittadini. In una regione così vulnerabile - prosegue Tartabini - è necessario da un lato rimettere le mani al pesante fardello urbanistico del passato, dall'altro realizzare un'attenta opera di manutenzione del territorio».
Foto d'archvio
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