S.A.
4 dicembre 2010
Riciclo e bonifiche: il futuro di Porto Torres
La sala Filippo Canu stracolma di operatori e imprenditori. Interventi di tecnici, magistrati e dell´ex ministro Pecorario Scanio

PORTO TORRES - Le normative sullo smaltimento dei rifiuti, il futuro energetico legato alle energie rinnovabili, le bonifiche dei siti di interesse nazionale. Si è registrato il “tutto esaurito” al seminario che si è tenuto venerdì nella sala Filippo Canu, a cui hanno partecipato forze dell’ordine, operatori ambientali e imprenditori. Circa 230 persone hanno ascoltato le parole degli esperti (tra i relatori c’era anche l’ex ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio) che si sono alternati al microfono per illustrare le leggi sullo smaltimento dei rifiuti, le prospettive dell’energia pulita e l’esempio virtuoso di un sito, quello di Fidenza, inquinato dall’industria chimica e in fase di risanamento.
Il seminario è stato organizzato dal Consorzio PolieCo e dal Comune. Particolarmente apprezzato anche l’intervento dell’ex ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde, che ha parlato dei cortocircuiti del Cip6, il provvedimento con cui, attraverso le bollette dei cittadini, vengono erogati finanziamenti alle società che producono energia da fonti fossili. L’ex ministro ha poi illustrato le potenzialità del fotovoltaico e ha preannunciato le nuove sfide dell’energia solare, che grazie anche alle sperimentazioni del premio nobel Carlo Rubbia potrebbe presto dotarsi di sistemi capaci di immagazzinare l’energia del sole per tutta la giornata. «A Porto Torres – ha ricordato Pecoraro Scanio – inizierà una delle più grandi bonifiche in Europa e sarebbe opportuno utilizzare tutte quelle aree per creare un polo energetico rinnovabile, sfruttando anche le leggi di settore che consentono l’erogazione di fondi per la riqualificazione del personale».
Un esempio virtuoso di bonifica è stato riportato da Nicolai Zanettini, direttore della Sigma Progetti di Parma, che ha parlato del risanamento della zona della Carbochimica di Fidenza. Un’area vasta meno della metà di quella del petrolchimico di Porto Torres e colpita in modo minore dai fenomeni inquinanti rispetto al polo turritano, ma che sta percorrendo la strada del rilancio grazie alla collaborazione di tutti gli enti coinvolti, a partire dal ministero dell’Ambiente. Le conclusioni sono toccate al sindaco Beniamino Scarpa: «In questi mesi l’amministrazione comunale, supportata dagli enti preposti, non ha abbassato la guardia sul fenomeno dell’inquinamento, affrontando il problema del benzene nella darsena del porto industriale.
La bonifica che sarà fatta nell’area del petrolchimico interesserà circa 1500 ettari di terreno. I 530 milioni messi a disposizione da Syndial serviranno per costruire il sistema di trattamento delle acque di falda, per mettere in sicurezza la discarica di Minciaredda e per trattare i suoli. Stiamo lavorando affinché le bonifiche partano il prossimo anno. La prospettive e le ipotesi di riutilizzo delle aree bonificate sono nell’agenda politica e se ne dovrà discutere nell’ambito del nuovo piano urbanistico comunale, argomento che il Consiglio comunale andrà ad affrontare nelle prossime settimane».
Nella foto: Il pubblico in sala al Filippo Canu
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