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Stefano Idili 18 gennaio 2005
Il Turismo non è solo Edilizia
I cultori dell´intervento edilizio costiero - dice in una nota il Circolo "Aprile per la Sinistra" - dovrebbero indicare delle motivazioni serie sulla convenienza di una scelta a favore della cementificazione delle coste. Intanto la F.A.S.I. si pronuncia contro l´impugnazione del Salvacoste
Il Turismo non è solo Edilizia

ALGHERO - In Sardegna, e ancor di più ad Alghero l´edilizia non può essere l´unico motore dello sviluppo turistico. Il Circolo "Aprile per la Sinistra" di Alghero, mediante una nota stampa, evidenzia in modo ficcante le contraddizioni che derivano dall´impugnazione davanti alla Corte Costituzionale della cosiddetta legge salva-coste da parte del Governo Berlusconi. Lo scontro che oramai è su tutti i livelli tra il centro-destra locale e nazionale e il centro-sinistra sardo avrebbe dovuto comportare un approfondito dibattito chiarificatore sulla concezione del turismo e dello sviluppo. I cultori dell´intervento edilizio costiero, che contestano il decreto considerandolo un freno alla crescita economica dell´isola presenti soprattutto nelle fila del centro-destra, dovrebbero se non altro indicare in maniera approfondita delle motivazioni serie e circostanziate sulla affettiva convenienza nel medio lungo-periodo, di una scelta a favore della cementificazione delle coste. Per motivazioni serie il Circolo "Aprile per la Sinistra" intende, per esempio, studi scientifici sulla capacità di carico ambientale dei comuni costieri - la cosiddetta carring capacity - con i quali prevedere la soglia limite di visitatori che possono essere ospitati in una data località senza provocare danni all´ecosistema ma anche senza suscitare l´insoddisfazione degli stessi turisti, magari per sovraffollamento. Questo per regolare i flussi turistici in rapporto alla qualità del mare, al grado di funzionalità delle reti tecnologiche, idriche, di depurazione e di viabilità, quindi, al complesso rapporto servizi/naturalità dell´ambiente costiero. Questi dati ci sono. Come mai non vengono citati dai fautori dello sviluppo costiero? Risulta inoltre del tutto assente un´analisi dei veri problemi del settore turistico, soprattutto nella capacità delle imprese ricettive sarde di "fare sistema" e cioè di intreragire con gli altri comparti produttivi regionali, quali l´agroalimentare, l´artigianato, i servizi complementari, per accrescere l´impatto del turismo sull´economia locale e creare ricchezza e occupazione duratura.
Mentre tutto il problema sembra risolversi in un semplicistico richiamo all´attività edilizia, quale unico motore propulsivo dei comuni costieri, che altro non avrebbero da fare che consumare fino all´ultimo metro/cubo disponibile il proprio territorio per non cadere nella palude del ristagno economico. In conclusione il Circolo Aprile esprime tutta la sua insoddisfazione per una politica riduttiva e senza speranza, dalla quale dissente profondamente, insieme alla maggioranza dei cittadini sardi che hanno votato e premiato, poco più di sei mesi fa, il programma di Renato Soru. Intanto anche la FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) esprime, con una lettera inviata a Soru, tutta la sua preoccupazione per la grave decisione del Governo nazionale di impugnare la legge di tutela delle coste votata dal Consiglio della Regione Autonoma della Sardegna. Il presidente della Fasi Tonino Mulas scrive che " Dopo il tentativo di trasferire nella nostra Isola le scorie nucleari, senza neanche tentare una consultazione con il Governo di allora; dopo il colpo alla continuità territoriale, con il mancato stanziamento nella Finanziaria dei fondi ad essa destinati e dopo il ricorso al TAR da parte di Alitalia (compagnia a capitale pubblico), è questo un colpo ulteriore alle prerogative legislative dell´autonomia "speciale" della Regione sarda. Ci auguriamo - conclude nella lettera Tonino Mulas - che, nella sua autonomia, la Consulta respinga la richiesta di blocco della legge. La FASI si impegnerà per difendere il principio dell´Autonomia fra i suoi 68 circoli e nella comunità dei sardi in Italia.



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