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Antonio Burruni
18 dicembre 2010
Libri: La Massoneria secondo Fois
Presentata ieri sera la nuova opera dello scrittore algherese, che ha analizzato in profondità il movimento nella Riviera del Corallo dal Settecento ad oggi

ALGHERO - «Il libro di Fois darà spunto per andare a rileggere la storia della città di Alghero e la farà riscoprire sotto una luce diversa. Rileggere, per esempio, Antonio Simon Mossa sotto luce massonica, potrebbe dare nuove risposte. E’ interessante scavare in questi argomenti e Fois l’ha fatto in modo approfondito e col giusto distacco storico. Sono felice di questo suo esordio come saggista e storico “in solitaria”, con una ricerca portata avanti con grande scrupolo, muovendosi con discrezione e misura. Un esordio audace, con una pietanza difficile e pericolosa da preparare». Con queste parole, lo scrittore Raffaele Sari Bozzolo, in veste di moderatore, ha commentato la presentazione di “Fratelli nel Silenzio. Massoneria e Associazioni Filantropiche ad Alghero”, l’ultima opera di massimiliano Fois, in più occasioni suo partner letterario ed oggi impegnato in questa nuova avventura targata “Mimesis Edizioni”.
Si tratta di un breve saggio storico, che accompagna il lettore attraverso la nascita della Massoneria e delle varie Associazioni Filantropiche che hanno operato ad Alghero a partire dal XIX Secolo. Alla presentazione, nella sala conferenze dell’ex Azienda Autonoma gremita, con un pubblico attento e partecipe, in tanti hanno sentito una buona parte della storia algherese visto da una prospettiva differente. Di grande competenza i due relatori chiamati a partecipare: Alberto Sechi, presidente dell’associazione culturale “Vincenzo Sulis” e Mario Matteo Tola, professore di storia dell’arte, critio d’arte ed esperto in araldica (che ha portato alcuni pezzi della sua collezione privata, comprendente documenti, timbri ed i “maglietti”, i martelletti che servivano per aprire e chiudere le riunioni della loggia).
Sechi ha voluto sottolineare l’importanza di quest’opera per Alghero, proprio per l’approccio all’argomento. «E’ una storia dettagliata e ben curata, evitando indugi e derive alla Dan Brown. E’ una storia puntuale delle famiglie ad Alghero. Si sa poco – ha sottolineato – perché poco ci hanno detto di quello che la Massoneria ha fatto per Alghero, ma grazie ad opere come queste, vogliamo far sapere queste cose». Secondo il presidente della Vincenzo Sulis, in città ci dovrebbero essere almeno tre-quattrocento “grembiuli da maestro”, ma per una malintesa idea di riservatezza e timore, la gente non rende noti i cimeli che ha in casa.
Tola, invece, invita a registrare quello che gli anziani di casa raccontano, per avere autentiche memorie storiche. Il professore ha ricordato tutto il periodo storico attraversato dalla Massoneria, raccontando curiosità ed intrecci familiari in città, tra aneddoti e momenti storici, tra personaggi e famiglie, attraverso gli ultimi tre secoli della vita algherese»
Fois, ha spiegato come questo libro, parta dalle ricerce per un’altra sua opera, “Un’altra Alghero” (scritta proprio con Sari Bozzolo, “Panoramika Editrice” 2008), «che mi ha insegnato ad amare la storia della mia città ed a cercarne il lato nascosto». Lo scrittore ha ricordato l’importanza della simbologia templare, trattata già in un capitolo della precedente pubblicazione. Ci sono pochi studi riguardanti la materia nella Riviera del Corallo e quindi Fois si è affidato all’Archivio Storico Comunale ed a quelli privati, trovando difficoltà, perché «le famiglie sono restie» e cercando sia notizie sulle Loggie, sia sulle varie associazioni esterne, che accompagnano le stesse, come la “Fratellanza Artigiana”.
Nella foto: Un momento della presentazione
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