ALGHERO - Febbraio 2009 - dicembre 2010. Tra poche settimane il nuovo depuratore di Alghero festeggerà le sue due candeline ma in città permangono evidenti problemi in ordine idrico-fognario, a cui si aggiungono consistenti danni al sistema ecologico della laguna del Calic, che nel recente passato ha creato ripercussioni negative all'intero litorale spiaggiato di Maria Pia. Da circa 690 giorni, infatti, i reflui fognari dell'impianto di San Marco continuano ad essere riversati in quantità enorme nel Rio Filibertu, direzione Calic, ininterrottamente.
Gli ultimi problemi in ordine di tempo durante l'estate, quando grandi chiazze marrone hanno colonizzato centinaia di metri di mare in prossimità della spiaggia, gettando lo sconforto tra i bagnanti e gli operatori balneari. Fenomeno solo attenuato nel corso dei mesi, grazie soprattutto alle piogge che hanno alimentato quello che, per buona parte dell'anno, rimane un semplice fiume a regime torrentizio, il Filibertu, appunto. Del problema connesso agli scarichi se ne occupa la Magistratura, con due distinte segnalazioni (Balneari e Gruppo d'Intervento Giuridico), ma in città il probelma rimane, nonostante politicamente si sia tentato di minimizzare la questione.
Sinistra Ecologia e Libertà. «L’amministrazione Tedde, dopo una presa di posizione di circostanza nel corso dell’estate, con tanto di richiesta di aiuto alla Regione, pare essersi scrollata di dosso il problema, nonostante la legge assegni competenze ben precise agli Enti Locali in materia di tutela e di gestione ambientale del territorio, e di controllo sul rilascio della certificazione di impatto ambientale, che avrebbe senz'altro evitato, se perseguita adeguatamente, il disastro della laguna». Così Giancarlo Balbina, coordinatore cittadino del partito, che registria, accanto alla soddisfazione e alla propaganda per il Cap d’Any finanziato da Cappellacci, la contemporanea messa in sordina del problema, «come se fra qualche mese - precisa - le conseguenze di una scelta urbanistica disastrosa ed economicamente deficitaria, non si ripresentassero immancabilmente, con gravi ripercussioni all’operativa turistica della città e con la beffa di ingenti spese energetiche, che un sistema di pompaggio ad altissimo costo gestionale, continua a far pagare alla collettività».
«Riteniamo che una tematica di così grande rilevanza, per la quale Sinistra Ecologia e Libertà non mancherà di far sentire la sua voce nei prossimi mesi, non possa passare in secondo piano e che le Istituzioni politiche del territorio debbano affrontare e risolvere positivamente». «In particolare - puntualizza Balbina - chiediamo di conoscere quale piano d’intervento l’Amministrazione Comunale e il Presidente del Parco di Porto Conte, stanno mettendo in atto per evitare che anche la prossima stagione i sedimenti della Laguna continuino a riversarsi nel golfo di Alghero, così da non pregiudicare la stagione turistica e la balneazione nel tratto di mare di Maria Pia, fino a qualche anno fa, perla indiscussa della Riviera del Corallo per la trasparenza delle sue acquee». /
SALVATORE AMADU /
CARLO SECHI /
FRANCESCO SASSO /
ENRICO DAGA /
GAVINO TANCHIS /
MATTEO TEDDE /
iRS /
LUCIANO DERIU /
GIANCARLO BALBINA /
FRANCESCO PEDRINI /
STEFANO DELIPERI
Nella foto d'archivio la Laguna del Calic