Duro intervento del Direttore Generale della Società di Gestione dell´aeroporto di Alghero Peralda, all´indomani delle dichiarazioni polemiche del segretario Filt-Cgil Boeddu
ALGHERO - «L’era delle controparti è ormai al tramonto: al nostro tavolo, management e Sindacato hanno il dovere di essere Azienda». Questo è lo spirito - più volte ribadito - che anima il management di Sogeaal, ed è con queste parole che il Direttore Generale Mario Peralda aveva aggiornato la recente riunione con le sigle sindacali al prossimo appuntamento di lunedì 21 Febbraio, fissato con l’obiettivo di armonizzare il passaggio dal contratto di lavoro del personale proveniente da Alitalia-CAI a quello Assaeroporti.
Questo incontro sarà certamente perturbato dalle affermazioni del Segretario Filt-Cgil
Arnaldo Boeddu sul tema della graduatoria unica degli stagionali. «Nei fatti, come riscontrabile dai partecipanti agli incontri, era stata Sogeaal e non la Filt-Cgil, a proporsi in maniera innovativa rappresentando la disponibilità ad accogliere “una proposta – da parte delle Organizzazioni Sindacali - che delinei i criteri di chiamata considerando unitariamente i due bacini” come tra l’altro testimonia un verbale di accordo siglato a Roma il 30 Novembre 2010 anche dalla Filt-Cgil», precisano dalla Sogeaal.
Non vi è stato pertanto nessuno scarico di responsabilità, al contrario di quanto dichiarato dal Signor Boeddu, da parte di Sogeaal, ma una fiduciosa attesa del riscontro dovuto in un clima di serena collaborazione. «Un attesa disarmata, ora - precisa Sogeaal - da una gratuita campagna mistificatoria che non rende certo merito alla trasparenza ed alla disponibilità messa in campo dalla Azienda».
«Ancora una volta il Segretario della Filt-Cgil - afferma Peralda - recita a soggetto. In molte altre occasioni ci siamo astenuti dal replicare, ma questa volta non possiamo permettere che, profittando della comprensibile sensibilità dei lavoratori a tempo determinato e facendo leva sui loro timori, questo Signore cerchi spazi personali sui media in totale spregio della serietà con cui Sogeaal ha affrontato questi delicatissimi temi. Non possiamo permettere - continua il Direttore Generale - che la disponibilità prestata venga ora propagandata come un “tentativo di scaricare tutta la responsabilità dei criteri alle Organizzazioni Sindacali” o addirittura nella "incapacità di prendere una decisione"».
«E’ il caso di evidenziare – dice ancora Peralda – che Sogeaal, avrebbe avuto ogni titolo per dichiarare lo stato di crisi sia a monte che a valle dell’acquisizione del Ramo d’azienda Cai. Sta invece risalendo la china, con le proprie forze e grazie alla responsabilità dei lavoratori, senza mettere in mobilità un solo dipendente, anzi, stabilizzandone 23, in Sogeaal, negli ultimi quattro mesi e garantendo ai 53 ex Alitalia un futuro certo. E senza pregiudicare la possibilità di far quadrare i conti aziendali».
«Ritengo che tutto questo meriti rispetto. In altre realtà, non troppo distanti, non è bastato neanche il ricorso agli strumenti straordinari ad evitare disagi ben più profondi. Visto l’“invito”, saremo certamente capaci di “prendere una decisione”, anche se ci sarebbe piaciuto prenderla insieme a tutte le Organizzazioni Sindacali. Mi auguro che Cgil possa riflettere su queste considerazioni e che senta presto l’esigenza di mandare al tavolo interlocutori degni dei lavoratori che rappresentano».