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Cor 15:20
Restyling Palaserradimigni: lavori
A metà settembre la consegna dei lavori – con la previsione di eseguire gli interventi più impattanti, dallo scoperchiamento dell’impianto e il rifacimento della copertura alla realizzazione della nuova pavimentazione, dopo il prossimo campionato di basket – e il completamento dell’opera entro l’autunno 2026. È il cronoprogramma per il restyling del PalaSerradimigni
Restyling Palaserradimigni: lavori

SASSARI - A fissare i tempi una volta per tutte, con l’auspicio di riconsegnare alla città una struttura radicalmente rinnovata e adeguata in termini di capienza, fruibilità e sicurezza, è l’approvazione da parte della giunta Mascia del primo e secondo stralcio dell’appalto integrato di progettazione esecutiva e realizzazione delle opere di completamento del palasport. «Poco più di un anno per mettere fine a un’odissea che ha attraversato due mandati amministrativi e offrire alla città una casa dello sport adeguata a evoluti standard di comfort e sicurezza, coerente anche all’ambizione di ospitare manifestazioni di altissimo livello nazionale e internazionale», è la sfida rilanciata dal sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, e dall’assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Sanna. L’istruttoria avviata in novembre dal responsabile unico del progetto, l’ingegnere Francesco Canu, con la supervisione del dirigente del settore Lavori pubblici, l’ingegnere Gianni Melis, si è conclusa il 6 febbraio con l’avvio della verifica del progetto esecutivo da parte della commissione competente, che ha completato il suo lavoro lo scorso 11 luglio.

Nel luglio del 2023 Palazzo Ducale aveva approvato il progetto definitivo degli interventi da eseguire, mentre risale al gennaio del 2024 la presa d’atto della giunta allora in carico delle modifiche e delle integrazioni alla progettazione definitiva, cui era seguita l’aggiudicazione definitiva dell’opera e la firma del contratto con la Conpat Scarl, risalente al 25 settembre 2024. Due mesi dopo Conpat e Imperial, l’impresa romana cui è affidata l’esecuzione materiale dei lavori, avevano chiesto e ottenuto una proroga del termine contrattuale per la consegna della progettazione esecutiva. Il Settore Lavori pubblici aveva ritenuto condivisibili le motivazioni, tese a migliorare il risultato finale. In particolare, la revisione del progetto ha riguardato l’ottimizzazione delle tecnologie di demolizione e ricostruzione della copertura, nonché delle sezioni e dei componenti in acciaio, senza peraltro alterarne l’estetica progettuale e la funzionalità. Non solo, perché il via libera da parte della giunta comunale autorizza l’impresa a progettare e realizzare il rifacimento della pavimentazione del campo di gioco con l’inserimento di un sistema di riscaldamento radiante, per il quale le coperture finanziare sono garantite dalle economie di gara.

Il consorzio Conpat si era aggiudicato l’appalto da 9 milioni di euro grazie a un ribasso sull’importo dei lavori del 18%, sugli onorari di progettazione del 50% e alla riduzione dei tempi di esecuzione dei lavori a 255 giorni rispetto ai 365 previsti in gara. La fine del lunghissimo iter progettuale consente di dare una svolta positiva alla storia di una delle opere pubbliche più costose e controverse degli ultimi decenni di amministrazione comunale, che ha rischiato di naufragare definitivamente alla luce dei due bandi precedenti, andati deserti. Tra una traversia e l’altra, l’investimento complessivo sfiora i 13 milioni di euro. Il primo lotto dei lavori ha permesso di rimettere a norma la struttura nata nei primi anni Ottanta, i cui segni di invecchiamento erano ormai evidenti. Ma ora può finalmente entrare nel vivo l’intervento più complesso, che porterà la capienza complessiva del palazzetto a 6mila posti grazie alla realizzazione del terzo anello nelle tribune A, B e C, il conseguente innalzamento dell’impianto e la realizzazione di una nuova copertura poggiata sulle sei torri in fase di ultimazione. La fase più delicata arriverà la prossima estate: la pausa del campionato dei biancoblu dovrà servire per chiudere il grosso dell’intervento.

«Diamo gambe a un progetto di ristrutturazione atteso dalla città da moltissimi anni», rimarca l’assessore Sanna. «Il ribasso rispetto alla base d’asta ci consente di disporre delle economie necessarie per realizzare opere che ampliano l’intervento originariamente previsto», prosegue il titolare dei Lavori pubblici. «Ma quel che conta è che, grazie alla riduzione del 25% dei tempi di realizzazione dell’opera, entro il 2026 contiamo di disporre di una moderna struttura da restituire al basket, ma anche al volley, al judo, al karate, alla ginnastica e a tutte le altre discipline che storicamente hanno avuto casa al PalaSerradimigni», conclude Sanna. «Da qui riparte un complessivo ripensamento di tutta quest’area di Sassari, la cui vocazione quasi naturale è quella di ospitare la “cittadella dello sport”, con tanto di servizi e di attività connesse a questo scopo», afferma il sindaco Mascia. «Ma in tema di strutture per lo sport occorre ampliare il ragionamento a tutta la città, dentro e fuori le mura, perché tutti i quartieri attendono di disporre degli impianti necessari per un’adeguata attività sociale ed educativa», prosegue il primo cittadino, ricordando che «a Sassari non esistono solo il calcio e il basket, che pure sono importanti anche sul piano sociale, culturale e promozionale, ma ci sono molte discipline che attendono di avere una casa adeguata all’impegno, alla passione, agli iscritti e ai risultati di prestigio conseguiti negli anni».



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