Ecco alcuni passaggi del discorso del Primo cittadino. Non manca una pungente stilettata al consiglio comunale e agli alleati in particolare: «Lasciamo ai politici con la p minuscola la voglia di arrabattarsi per la difesa dell'esistente»
ALGHERO - Il Sindaco di Alghero Marco Tedde, alla presenza di una rappresentanza degli alunni e del corpo docente degli istituti scolastici, ha tenuto questa mattina (lunedì) in Piazza Municipio, la commemorazione in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. «Sono trascorsi 150 anni nei quali Alghero è cresciuta in modo esponenziale. Allora - ha ricordato - correva l'anno 1861, era Sindaco Antonio Lavagna. La città contava poco più di 8.000 abitanti, tutti stipati entro le mura antiche. Nel 1861 l'amministrazione civica assume due importanti decisioni che caratterizzeranno l'economia cittadina: nel marzo il Consiglio Comunale delibera la concessione dei terreni sulla strada per Sassari per la realizzazione del carcere; a novembre discute sulla opportunità di realizzare uno stabilimento balneare ed un albergo.
La decisione definitiva arriverà l'anno successivo e venne costruito "Lo Banyeto", una struttura in legno su palafitte situata a poca distanza dal porto».
«Nel 1867 la città termina di essere considerata piazzaforte. La cessazione del ruolo difensivo strategico, fino ad allora assunto, diede l'avvio al processo di abbattimento delle muraglie e dei bastioni. Questa era l'Alghero dell'epoca, la Alghero del passato. Ma oggi siamo in un'altra epoca. Siamo già nel futuro. E' questo, per noi, un momento di riflessione ma anche un'occasione per assumere un forte impegno: utilizzare come modello di vita l'agire della parte migliore dell'Italia, di quelle donne e di quegli uomini che seppero costruire la libertà e l’unità del nostro Paese. E seppero fare di una terra frantumata e arretrata un esempio di riscatto, di democrazia, di sviluppo. Tutte conquiste civili che oggi affrontano un cambio epocale».
«E’ per voi - dice Tedde rivolto ai giovani - che dobbiamo costruire una rinnovata identità nazionale, dando risposte concrete alle vostre aspettative: prima fra tutte quella di un lavoro. Un lavoro stabile, duraturo, su cui costruire un progetto di vita. Un lavoro che rappresenti la risposta più coerente ai vostri studi, alla vostra formazione, al vostro merito e talento. Serve un cambio di passo e di visione facendo leva sulle nostre qualità migliori, portando valori ed esperienze: nelle sfide per il lavoro, per lo studio, la legalità e l’autogoverno di comunità locali. In Europa, come in Italia, in Sardegna ma anche nella nostra città, Alghero».
«La classe politica algherese sta affrontando un momento epocale per la nostra città. Siamo ad un punto di svolta. Siamo impegnati a mettere in campo la nostra responsabilità di amministratori per programmare e disegnare l'Alghero del futuro, la città in cui voi sarete cittadini ed amministratori. Lo dobbiamo fare per voi. La politica con la P maiuscola deve lavorare per le future generazioni. Lo stiamo facendo. Lasciamo ai politici con la p minuscola la voglia di arrabattarsi per la difesa dell'esistente contrastando l'innovazione e la proiezione di Alghero verso un futuro di modernità e progresso». |
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